Si acuisce la protesta delle mamme incatenate

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Aumenta il numero di mamme che si stanno battendo per l’attivazione del servizio di assistenza e trasporto scolastico per i loro figli disabili. Al quinto giorno di protesta, i genitori rimangono incatenati, dinnanzi la sede della provincia regionale di Ragusa. L’unico spiraglio è la notizia che è stato predisposto il bilancio di previsione da parte del commissario straordinario della Provincia Giovanni Scarso che ha apposto 120 mila euro per l’attivazione immediata del servizio. Tale somma, però, potrà garantire il servizio per appena due settimane, considerato che ha un costo mensile di 265 mila euro. Si attendono adesso le disposizioni che saranno assunte dalla Regione, relativamente alla proposta di far sostenere i costi del servizio di assistenza all’Asp iblea e far svolgere il servizio di trasporto scolastico al personale della protezione civile regionale. Ma su questo fronte, ancora, tutto tace. “La nostra protesta – hanno spiegato le mamme – non è nei confronti del commissario Scarso che sin da subito si è dimostrato solidale alla nostra problematica, tanto da attivare gli uffici nella predisposizione dello strumento finanziario. La nostra preoccupazione – hanno proseguito i genitori – riguarda il mantenimento del servizio affinchè si possa garantire ai nostri figli un normale svolgimento dell’attività didattica”. Intanto stamani alla cgil di Modica si è svolta un’assemblea sulla problematica, anche alla presenza delle oltre 40 operatrici di sostegno che non sono state chiamate in servizio per la mancata attivazione dello stesso.  
“Ci dobbiamo impegnare tutti –  ha dichiarato il segretario generale Giovanni Avola –  e cioè utenti e famiglie, istituzioni locali, operatori e sindacato per ottenere i finanziamenti da parte della Regione fino termine dell’anno scolastico, vale a dire giugno 2014”.
Da parte sua, Nicola Colombo, ha chiarito che il servizio deve rimanere sotto l’egida della Provincia perché “solo così si potrà garantire a tutti i lavoratori la continuità dell’impiego e agli utenti la continuità del servizio col personale qualificato e già a conoscenza delle problematiche di ogni singolo studente”.