Territorio “scandagliato” dall’alto, con gli elicotteri dei Carabinieri

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Prosegue con vigore l’attività di contrasto ai reati contro il patrimonio dopo la  recrudescenza registrata nei comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia di Vittoria (Vittoria, Comiso, Acate, Scoglitti e Chiaramonte Gulfi). Dopo l’importante successo investigativo che sul finire della scorsa settimana ha permesso di dare un nome ed un cognome ad una banda di 11 rumeni resisi responsabili di innumerevoli furti agli Istituti Scolastici di Comiso nonché ad aziende private e private abitazioni del Comune kasmeneo, ieri è proseguito anche dall’alto il monitoraggio delle aree rurali con l’ausilio dell’unità del 12°  Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania volto alla ricerca di depositi utilizzati per appoggiare temporaneamente la refurtiva nonché per tracciare altre vie di possibile fuga dei forestieri che colpiscono nelle nostre campagne esfiltrando velocemente. Nel corso dell’operazione che ha avuto inizio nelle prime ore della mattinata e si è protratto fino al primo pomeriggio sono stati effettuati numerosi posti di controllo nei crocevia più importanti della zona, sono stati eseguiti controlli mirati nei confronti dei soggetti pericolosi ovvero che dessero adito a sospetti nella loro condotta. A conclusione, i Carabinieri della Stazione dipendenti dalla Compagnia di Vittoria hanno intercettato e deferito in stato di libertà:
ad Acate:
•    M.G., vittoriese cl. 96, residente ad Acate, celibe, disoccupato, incensurato, poiché sorpreso alla guida  del ciclomotore Piaggio Zip 50, senza copertura assicurativa e di proprieta’ del padre, privo della patente di guida in quanto mai conseguita;
•    E.C.D., rumeno cl. 90, coniugato, bracciante agricolo, incensurato, poiché sorpreso alla guida  del ciclomotore Aprilia Scarabeo, privo della patente di guida in quanto mai conseguita
a Scoglitti:
•    P.D., vittoriese cl. 92, ivi residente, celibe, operaio, pregiudicato, poiché sorpreso alla guida  del motociclo Yamaha 125, privo della patente di guida in quanto mai conseguita;
a vittoria:
•    A.R., niscemese cl. 81, residente a vittoria (rg), celibe, nullafacente, pregiudicato, poiché sorpreso alla guida  dell’autovettura Peugeot 106, senza copertura assicurativa, privo della patente di guida in quanto mai conseguita.
Complessivamente, nel corso del servizio venivano:
−    elevate nr. 15 contravvenzioni al C.d.s.;
−    decurtati nr. 10 punti dalle patenti di guida;
−    sequestrate/fermate nr. 4 veicoli;
−    effettuate nr. 8 perquisizioni personali, veicolari e domiciliari.

Assai prezioso continua a dimostrarsi lo strumento del “Foglio di Via Obbligatorio” per interdire l’accesso a malintenzionati e nullafacenti, con particolare riferimento a gelesi, calatini e catanesi, il cui ricorso verrà ulteriormente incrementato. Proprio negli ultimi 3 giorni sono stati 6 i soggetti forestieri identificati e proposti a causa del loro atteggiamento sospetto e dei loro pregiudizi penali. Nello specifico si tratta di:
–    due palermitani disoccupati e pregiudicati i quali sono stati proposti per il divieto di ritorno nel Comune di Acate;
–    tre vittoriesi disoccupati e pregiudicati sorpresi senza un giustificato motivo in Contrada Cannamelito nei pressi della zona recentemente oggetto di numerosi furti, i quali sono stati proposti per il divieto di ritorno nel Comune di Comiso;
–     una nomade originaria di Noto, fermata a bordo di un autovettura in Via G. Girlando di Comiso, precedentemente segnalata aggirarsi con fare sospetto nei pressi della c.d. Case Minime di Comiso, la quale è stata proposta per il divieto di ritorno nel Comune di Comiso.
Complessivamente, nell’anno 2013 sono oltre 40 i soggetti proposti dai Comandi dipendenti dalla Compagnia di Vittoria per l’adozione del provvedimento preventivo previsto dal Decreto Legislativo nr.  159 del 2011 “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”. Infatti l’art. 2 della citata legge prevede la possibilità per le persone pericolose per la sicurezza pubblica e che si trovino fuori dei luoghi di residenza, di rimandarvele, inibendo loro di ritornare, senza preventiva autorizzazione ovvero per un periodo non superiore a tre anni, nel comune dal quale sono state allontanate.
Prosegue intanto l’attività di riconoscimento della refurtiva sequestrata nei giorni scorso a Comiso nelle varie abitazioni degli 11 rumeni deferiti in stato di libertà per furto e ricettazione.