Partito Democratico: ecco com’è andata “la conta” nei Congressi

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E’ stato il congresso delle polemiche, dei colpi sparati “a salve” e di quelli esplosi platealmente, della resa dei conti e – com’era ovvio – della “conta”. E’ stato, anzi: è. Perché il congresso provinciale del PD non è ancora finito e non finirà prima del 4 novembre, data in cui si riunirà l’assemblea dei 200 delegati di tutti i circoli per eleggere il Segretario tra i due sfidanti che sono andati al ballottaggio: Giovanni Denaro e Peppe Calabrese.

Giovanni Denaro, vittoriese, ha riportato il maggior numero di preferenze ovvero 1520. Secondo posto in termini di preferenze per il ragusano Peppe Calabrese, con 1267 preferenze. Infine terzo posto per il giovane renziano Mario D’Asta, anche lui ragusano, con 902 preferenze, che lo mettono nella difficile posizione di ago della bilancia. La cosa più probabile al momento sembra un sostegno di D’Asta verso Denaro, dato che da Calabrese lo dividono non solo le questioni legate ai circoli ragusani, ma anche la stessa questione delle candidature: la  rottura all’interno dell’area renziana ha visto infatti la senatrice Padua appoggiare  Calabrese piuttosto che D’Asta.

 

Nel frattempo i congressi di sabato hanno però consentito di definire il rinnovo degli organi dirigenti nei singoli circoli cittadini.

A Vittoria c’è stata la vera contesa, vinta poi da Francesco Cannizzo: ma una parte dei dirigenti – tra cui I tre assessori, Gianni Caruano, Concetta Fiore e Piero Gurrieri, nonché di Salvatore Cilia (fino a venerdì sera candidato alla segreteria cittadina) – non ha partecipato ai lavori congressuali.

A Comiso diventa segretaria di partito la giovanissima Claudia Belluardo, appena 27enne, vicinissima al sindaco Filippo Spataro.

Scontro duro a Scicli, dove Armando Cannata (segretario uscente) ha avuto la meglio su Eleda Trovato per dieci voti (125 a 115): non sono mancati i momenti di tensione finali, successivi allo spoglio e le polemiche, tanto che in queste ore si parla già di possibili ricorsi rispetto all’esito finale e all’attribuzione della vittoria.

A Modica il candidato unico Giovanni Spadaro se l’è dovuta vedere con un po’ di contestazioni circa il metodo con cui si è arrivati alla sua indicazione, tant’è che su 187 votanti, ci sono state ben 57 schede bianche.

Ma è andata peggio a Ispica, dove per Gianni Stornello le schede bianche sono state più di quelle votate, tanto che il neoeletto segretario ha rimesso il mandato nelle mani della Commissione provinciale per il congresso: “Non intendo assolutamente essere un segretario dimezzato – ha dichiarato Stornello-. In questi tre anni ho cercato di risollevare le sorti del Pd e di privilegiare il partito in quanto tale, considerandolo palestra di idee e non teatrino di miserabili scontri. Sono convinto che il Pd di Ispica troverà la strada per isolare i destabilizzatori, i provocatori e gli ipocriti, promuovendo un sereno dialogo per elaborare un programma serio in vista delle prossime elezioni amministrative ed offrire alla città una classe dirigente seria, impegnata, affidabile e credibile, lontana dal professionismo della politica e dalle basse congiure di palazzo”.

Anche a Pozzallo è stato riconfermato il segretario uscente Francesco Ammatuna e a Santa Croce Gaetano Farina.

Solo a Ragusa i congressi si svolgeranno l’anno prossimo, contestualmente al congresso regionale, per via della nascita dei due nuovi circoli, che nel frattempo saranno retti rispettivamente da Giovanni Lauretta, Mimmo Barone e Vito Piruzza.