Un progetto dell’architetto Grasso Cannizzo arriva a BigMat’13

10

Maria Giuseppina Grasso Canizzo di Ragusa, Andrea Liverani ed Enrico Molteni di Milano, lo studio Lelli associati di Faenza. Sono loro gli architetti italiani finalisti al premio “BigMat ’13 International Architecture Award” -http://www.architectureaward.bigmat.com – organizzato dal Gruppo BigMat International.
Il premio è stato rivolto unicamente agli architetti, considerati da BigMat come uno dei tasselli fondamentali della filiera edile, residenti in uno dei 5 Paesi in cui è presente BigMat in Europa (Belgio, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Spagna). Figure professionali da valorizzare e premiare con un riconoscimento che si inserisce nelle idee del Gruppo quale ampliamento strategico delle sue politiche rivolte al mondo dei professionisti.
Una giuria di prestigio internazionale, presieduta dall’architetto Jesús Aparicio e nella quale siede tra gli altri l’architetto italiano Cino Zucchi, è stata designata per  selezionare i finalisti e i vincitori dei Premi Nazionali BigMat’13. È prevista inoltre una Menzione Speciale Giovani Architetti a un’opera di un architetto di età inferiore ai 40 anni al momento della conclusione dei lavori.
Verranno prese in considerazione le opere che abbiano contribuito alla cultura architettonica contemporanea, nel rispetto di un’edilizia sostenibile mirata ad aumentare il comfort abitativo.
La cerimonia di premiazione e consegna dei riconoscimenti avrà luogo venerdì 22 novembre, in occasione del Congresso annuale del Gruppo BigMat, che si terrà a Granada, in Spagna.

PROGETTO GRASSO CANIZZO | “PORT CONTROL TOWER”
(Marina di Ragusa – Ragusa)
La progettazione della torre di controllo è iniziata durante i lavori del nuovo porto di Marina di Ragusa. La proposta del committente, Ente porto Marina di Ragusa, era di realizzare  un edificio in grado di diventare lo status symbol di tutta l’area, ma ovviamente con alcuni limiti quali le fondazioni esistenti, il volume e l’altezza permessi dal piano urbanistico e il budget. La progettazione, pertanto, ha proposto di realizzare un edificio composto da tre piani a forma cubica, tre box che si sovrappongono: il più alto, trasparente predisposto al controllo del traffico portuale; l’intermedio ospita l’alloggio del guardiano; il box inferiore, infine, per il personale e il pubblico che viene accolto da un’ampia vetrata. Ogni piano è dotato di ventilazione naturale grazie alla finestratura posizionata sia a nord sia a sud. È stato installato un sistema di aria condizionata da utilizzare solo in condizioni climatiche estreme. Per il controllo della temperature, sono stati installati vetri a controllo solare e selettivo.