Consiglio comunale a Modica: question time e adozione di due odg

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Dopo un’ora di question time e l’approvazione di due ordini del giorno, uno sulla “soppressione tribunale di Modica e l’altro su “immani tragedie migratorie nel Mediterraneo”, il consiglio comunale viene aggiornato a martedì’ 5 novembre alle ore 15,30.

Presenti ventisette consiglieri la seduta del civico consesso si apre con la question time.

Il consigliere di Sel Vito D’Antona interroga l’amministrazione, la nota dell’agosto scorso e non riguarda questa giunta, sulla carenza idrica del quartiere Sacro Cuore nei mesi estivi. La carenza è legata a fattori diversi: diminuzione dei livelli delle falde acquifere e dei serbatoi. Si era individuata una soluzione e cioé quella di mettere in funzione il serbatoio di Michelica tre, fermo per un problema di manutenzione superabile con una spesa irrisoria.

Una seconda interrogazione riguarda una rimodulazione di somme della precedente amministrazione derivanti da un’economia di fondi proveniente da mutui. Queste somme sarebbero utili per riattivare il serbatoio di cui si sta parlando e quindi avere nella prossima stagione una regolare irrogazione.

Il Sindaco, Abbate, nella replica sostiene che l’utilizzo del serbatoio rientra nel quadro delle verifiche del sistema idrico in città e di come è stata gestita la problematica acqua in città. Sono emerse alcune deficienze gestionali come contatori elettrici superiori rispetto al fabbisogno delle pompe di sollevamenti con spreco di denaro pubblico. Rileva che il serbatoio “Michelica tre” denuncia delle perdite.

Poi c’è un problema di allaccio e tecnico nello stesso tempo. Questa operazione si può fare solo in periodo invernale quando il fabbisogno decresce. Non si può, poi, utilizzare il mutuo per manutenzione ordinaria ma per realizzare opere pubbliche. L’amministrazione sta intervenendo con le somme disponibili per le manutenzioni e si faranno gli interventi attraverso un’operazione idrica notturna. Stessa cosa sarà fatta per la zona di Modica Alta.

L’interrogante fa rilevare che le notizie sull’impiego di fondi sui residui dei mutui li ha assunti dai funzionari comunali; prende atto che le cose stanno in modo diverso e che il sindaco ha assunto impegno a far funzionare il serbatoio a giugno. Ciò sarà verificato.

Vito D’Antona presenta un’altra interrogazione avente ad oggetto alcuni disservizi nella circonvallazione Ortisiana come la difficoltà del deflusso delle acque piovane atteso la densità abitativa, pubblica e privata, del luogo e si creano condizioni critiche, quando piove, nelle vicinanze della scuola materna di Treppiedi costringendo i bambini a rimanere a casa. Bisogna fare un sopralluogo per una verifica. Sarebbe poi utile l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’area atteso che li opera l’Anffas. Critica poi la situazione della illuminazione pubblica, con lampade che rimangono spente da almeno dieci anni.

Si tratta di una zona fortemente abitativa dove alle 16.00 d’inverno è buio pesto. Il Sindaco, nella replica, annuncia un progetto di intervento nei quartieri che a giorni sarà regime. L’illuminazione sta per essere affrontata dall’ufficio manutenzione con la sostituzione delle lampade e sostituzione di plafoniere.

C’è una gara in corso di trentamila euro perché non si riesce con gli uffici a tornare a regime nel senso che il deficit accumulato negli anni non è recuperabile. Basta pensare la zona artigianale che sarà oltretutto ripulita con la manutenzione della illuminazione pubblica.

Sull’abbattimento delle barriere ci sono state gare che sono state svolte che possono fare questi tipi di interventi sui marciapiedi, sulle strade e sulle caditoie. Il deflusso delle acque è più serio. Si presentano problema di livelli per le nuove costruzioni.

L’interrogante prende atto degli impegni assunti dal sindaco che possano essere rispettati entro qualche mese.

Il consigliere Carmelo Cerruto del Pd presenta un’ interrogazione del 19 settembre scorso, riguarda il mercato ortofrutticolo di Modica e assegnare a titolo gratuito, in modo provvisorio, i box. Altri operatori, che hanno l’attività fuori dal mercato, hanno evidenziato la diversità di trattamento rispetto ai colleghi del mercato ortofrutticolo che peraltro sembra che registrino ritardi nei pagamenti.

Il sindaco rileva che il sopralluogo è servito a capire come funzione la struttura. Ci si è accorti che il comune ci perde ed è una struttura a perdere. La politica dell’amministrazione è quella di fronteggiare in modo spietato la evasione fiscale. Quindi si stanno esaminando costi e benefici. Nel progetto di rilancio del centro storico non c’è posto per quel sito che diventerà un parcheggio o un’area attrezzata utile alla nuova viabilità del centro storico. Ci si sta lavorando sopra. Chi non ha pagato sarà messo a ruolo.

Nelle replica l’interrogante dichiara che opererà con altri consiglieri una vigilanza sul pagamento dei canoni; prende atto della dichiarazione del sindaco del progetto di un nuovo arredo urbano. Invita a monitorare l’occupazione del suolo pubblico; operatori si appropriano di aree non pagando i canoni e danneggiando il decoro urbano.

Il consigliere Tato Cavallino rileva disservizi nel cantiere di Treppiedi, presentata a luglio, con materiale vario sparso e dove si evidenzia presenza di topi nelle abitazioni. L’amministrazione ha obbligato la ditta a mettere in sicurezza il cantiere; ma si registra una situazione logistica non più sopportabile ancora di più in previsione della stagione invernale. L’amministrazione è giusto che chieda i 750 mila euro allo Iacp per sbloccare il cantiere ma va risolta al più lì’emergenza legata alla presenza dei topi.

Il sindaco punta l’attenzione sulla gestione del contratto di quartiere sostenendo che la questione va chiusa nel più breve tempo possibile anche se c’è la necessità di sbloccare gli 800 mila euro; una pratica che è in corso. L’Iacp non mette a disposizione la propria quota e che, peraltro, ha la responsabilità del sito. Rimangono aperte alcuni questioni come l’illuminazione pubblica, sui cantieri aperti lungo la strada: è problematico gestire questa questione con un’Iacp che non collabora. Auspica di chiudere entro tempi brevi questo cantiere.

L’interrogante rileva che se vengono sollevate interrogazioni pretenda risposta dall’amministrazione e non registrare la presenza in luogo con i tecnici del comune del presidente del consiglio comunale e rivendica la bontà del contratto di quartiere: sette milioni di euro di finanziamento e magari gestiti male.

Rileva che la questione della sicurezza del cantiere deve essere affrontata dal sindaco anche se si denuncia la sordità dello Iacp su questa questione. Bisogna risolvere la questione della sicurezza.

Il Presidente del consiglio comunale ammette la sua presenza nel cantiere perché doveva farlo in quanto chiamato da cittadini residenti.

Il sindaco rileva che non mette dito sullo Iacp che risponde a logiche politiche. Lui si atterrà a quelle che sono le proprie competenze e farà ciò che deve fare. Si ritiene vicino a quelle famiglie ed è obiettivo dell’amministrazione porre fine a questo stato di cose.

Il presidente Garaffa introduce l’ordine del giorno su “soppressione tribunale di Modica” facendo il punto della situazione: nessun ascolto da parte del Ministro Cancellieri alle rimostranze del comitato pro-tribunale che denuncia l’inadeguatezza dei locali del Tribunale di Ragusa  fronte della modernissima struttura giudiziaria modicana e che comunque nessuna commissione ministeriale verrà a Modica per verificare in loco lo stato precario della logistica. Domani il comitato pro-tribunale si riunirà al Palace Hotel per individuare nuove forme di protesta.

Il consigliere Piero Armenia del comitato pro tribunale rileva l’assicurazione che la civica assise vuole dare al comprensorio di Modica e invita il consiglio a votare il documento per manifesta difficoltà ad operare a Ragusa; c’è tempo e modo di fare sentire la voce del comitato e sostenerne le ragioni e sperare ai decreti correttivi.

Il consigliere Concetto Puccia del Pdl dichiara che si è occupato del problema nella precedente legislatura e le attività svolte andrebbero inserite nel documento; e come se cominciasse oggi ad affrontare questo problema. Il sen. Gianpiero D’Alia si è speso per tutelare il tribunale di Modica e questo andrebbe rilevato e riportato nel documento. Ci sono stati, insomma, interventi, consigli comunali, trasferte a Roma che non vengono citati. Propone un rinvio della discussione sul documento che potrebbe mettere a rischio i consiglieri comunali a motivo di alcune affermazioni riportate nell’ordine del giorno.

Il presidente del consiglio evidenzia che ci sono attività recenti che non sono stati riportati nel documento che rispecchia le evoluzioni che si sono registrate nelle ultime settimane.

Il consigliere Giorgio Falco invita ad emendare il testo per cercare di venire incontro alle richieste del consigliere Puccia togliendo il termine denuncia e inserire tra i destinatari il Ministro Gianpiero D’Alia.

L’ordine del giorno viene approvato all’unanimità.

Il consiglio affronta un altro ordine del giorno su “Immani tragedie migratorie nel Mediterraneo” presentato dal presidente del consiglio comunale, Garaffa.

Il consigliere Giuseppe Grassiccia valuta che la proposta di revisione dei flussi migratori della legge vada prima fatta al Governo italiano prima di invitare all’Europa.

Il consigliere Tato Cavallino d’accordo con il documento ma bisogna fare una analisi di quello che sta accadendo in Italia e c’è la necessità di regolare la materia migrazione nel nostro Paese.

Il consigliere Giovanni Spadaro del Pd intende operare un emendamento che preveda l’abolizione della BOSSI – FINI nel senso che il parlamento approvi una nuova legge sull’immigrazione e sul diritto d’asilo che sia alternativa a quella attuale.

Il consigliere Luigi Giarratana ritiene che il problema è sicuramente italiano ma l’Europa non può rimanere sorda.

Il consigliere Concetto Puccia ribadisce che la Sicilia è terra di frontiera  e sarebbe necessario costituire un gruppo di lavoro, una sorta di commissione speciale, per capire cosa sta accadendo nei nostri territori per ipotizzare proposte. Aderisce al documento.

Il consigliere di Sel Vito D’Antona apprezza l’iniziativa del presidente del consiglio comunale e dichiara di  trovarsi d’accordo con l’emendamento del consigliere Spadaro che ha sottoscritto. Sul tema dell’immigrazione non tutto il Paese se la pensa allo stesso modo. E’ una questione di coscienza. Non si può liquidare la migrazione come fatto di ordine pubblico. Oggi la tecnologia, le radio comunicazioni, consentono di connettersi con i paesi del Mediterraneo e il flusso migratorio non può essere fermato. Il problema è in quei paesi che non collaborano a regolare i flussi migratori. Il problema è politico, economico e culturale. C’è un problema di gestione. E invita a votare l’ordine del giorno.

Il consigliere Piero Armenia concorda con quanto dichiara Vito D’Antona quanto rileva che la questione è di coscienza personale.

Si passa alla votazione dell’emendamento Spadaro, firmato anche da altri consiglieri comunali, che viene adottato all’unanimità.

All’unanimità è stato votato anche l’ordine del giorno sulle migrazioni nel Mediterraneo.

Il consiglio a questo punto viene aggiornato a martedì 5 novembre alle ore 15,30.