D’Antona sul Bilancio: “Attenti ad entrate azzardate e spese incontrollate”

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   In merito alla conferenza stampa nella quale l’Amministrazione Comunale ha illustrato le linee della proposta di bilancio preventivo per l’anno 2013, riteniamo doveroso, rispetto al giudizio espresso dagli amministratori, esprimere le nostre preoccupazioni.

   In primo luogo la proposta dell’Amministrazione, al di là delle motivazioni e conformemente al Piano di riequilibrio a suo tempo approvato e confermato dall’attuale Amministrazione, prevede, come specificato alle pagine 8 e 9 della Relazione Previsionale e Programmatica approvata dalla Giunta, l’aumento di un punto percentuale dell’Imu ed un aumento dell’addizionale Irpef, che si traduce in circa tremilioniseicentomila euro in più rispetto al 2012.

   In secondo luogo, ancora una volta, come da anni denunciato, ma purtroppo senza essere ascoltati, in modo azzardato vengono previste nuove maggiori entrate di Ici e di Tarsu relative ad anni passati per duemilionicinquecentomila euro, in presenza di crediti per circa cinque milioni di euro, ancora iscritti in bilancio e non riscossi, a fronte di una crisi economica senza precedenti che sta interessando sempre più famiglie e imprese.

   Inoltre, in merito ai debiti fuori bilancio non si comprende come può essere onorato il debito di circa sei milioni di euro con il Comune di Scicli, che proprio in questi giorni ha interessato la Corte dei Conti, quando l’intero capitolo destinato ai debiti fuori bilancio non potrebbe coprire nemmeno la metà di quanto richiede il Comune di Scicli.

   Poiché la situazione finanziaria del Comune di Modica, il cui piano di riequilibrio è ancora sotto esame da parte del Ministero, rimane grave e particolarmente delicata, riteniamo che, al di là della propaganda e degli annunci, è necessario un grande e costante lavoro verso una azione organizzata, così come richiestoripetutamente dalla Corte dei Conti e recentemente anche dal Ministero, finalizzata, da una parte, al recupero delle entrate pregresse, e dall’altra ad una maggiore e più incisiva azione di contenimento della spesa.

   Il fatto che in questi mesi il Comune, a seguito della richiesta fatta ad aprile di un prestito della Cassa Depositi e Prestiti, ha ottenuto una liquidità di circa ventimilioni di euro e sia allentata la pressione dei creditori per debiti pregressi, non deve fare pensare che la situazione finanziaria sia stata messa in sicurezza; occorre una politica finanziaria di rigore e di risanamento e non di spesa incontrollata.  

    

                                                                                                    Vito D’Antona