Controlli nel fine settimana, nove denunce

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I carabinieri delle Stazioni di Santa Croce Camerina e Monterosso Almo, unitamente al Nucleo Operativo e Radiomobile di Ragusa, tra sabato e domenica hanno denunciato all’autorità giudiziaria nove persone di cui otto stranieri per diversi reati, nonché hanno rinvenuto tre piante di cannabis indica.
L’attività svolta dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa nel corso del fine settimana ha dato buoni risultati complessivi su tutto il territorio in termini di prevenzione e di repressione del crimine e dell’illegalità in genere.
Decine di persone sono incappate nei controlli notturni contro il consumo di alcolici da parte dei conducenti di veicoli. Di questi, due ci hanno rimesso il titolo di guida. Uno, trentaquattrenne operaio rumeno residente a Ragusa, s’è rifiutato di sottoporsi al test (in questi casi la pena è la stessa che per la violazione più grave). L’altro, nelle due prove è andato a cavallo del valore di 1,5 grammi di alcol per litro di sangue. Per il favor rei ovviamente s’è attribuito il valore più basso e il commerciante ragusano ha scampato la confisca del veicolo per 0,06 g/l, certo, vista l’aggravante dell’orario notturno la pena per lui non sarà lieve. Per entrambi ovviamente il ritiro e la sospensione della patente, e dovranno abituarsi a un lungo periodo senza guidare, viste le norme vigenti.
Un rumeno ventiquattrenne residente a Scoglitti è stato intercettato in piena notte presso il parcheggio di una zona residenziale nella parte alta del Capoluogo. In tasca aveva un cacciavite e “inspiegabilmente” aveva doppi pantaloni e doppia maglia, nonché un giubbotto double face. Non ha saputo dare una spiegazione sensata della sua presenza in loco, pur essendo pienamente nelle proprie facoltà sensoriali. È stato denunciato per porto di arnesi atti ad offendere, sottoposto a rilievi foto-dattiloscopici e proposto per la misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Ragusa, ove peraltro non ha né legami né interessi.
Quattro persone sono state trovate alla guida di veicoli senza la prescritta patente. Uno di essi, sulla moto di un amico, è pure finito fuori strada. Tutti e quattro, un trentenne disoccupato tunisino, un ventiquattrenne agricoltore albanese, un quarantottenne commerciante comisano e un trentaduenne operaio rumeno, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di guida senza patente poiché mai conseguita (o revocata).
Due rumeni fermati a Monterosso Almo han dato filo da torcere ai carabinieri del luogo per riuscire a far luce sulla situazione del veicolo da essi utilizzato. La Volkswagen aveva la targa di un’altra auto e il telaio non risultava di una Volkswagen. Alla fine i militari hanno ricostruito che il veicolo era della moglie di uno dei due e avevano apposto un’altra targa per evitare controlli. Infatti l’auto era sottoposta a sequestro penale per altri fatti da circa sei mesi e doveva essere custodita a casa. Per i due una denuncia per il reato in concorso di omessa custodia di cose sottoposte a sequestro, oltre che un congruo numero di contestazioni di violazioni del codice della strada e un nuovo sequestro del mezzo.
A Santa Croce Camerina, nel corso dei consueti controlli operati dai militari su sottoposti a detenzione e arresti domiciliari, sorveglianza speciale, libertà vigilata, affidamento in prova e altre misure che impongano la permanenza in casa a determinati orari, F.S. un ventiquattrenne del luogo sottoposto agli arresti per detenzione e spaccio di stupefacenti, è stato trovato sull’uscio di casa intento a chiacchierare con un amico, anch’egli santacrocese e noto alle forze dell’ordine. Il comportamento dell’arrestato è stato segnalato alla Procura della Repubblica iblea.
E sempre i CC di Santa Croce, nel corso del quotidiano perlustrare il territorio, hanno notato un’autovettura con a bordo quattro ragazzi “foresti” girare in maniera strana per le vie del centro alla ricerca di chissà cosa (…). I quattro fermati, identificati  e perquisiti, erano vittoriesi tra i diciotto e i ventun anni, tutti già conosciuti alle forze dell’ordine. Non hanno saputo indicare i motivi della loro presenza in loco e sono quindi stati proposti per la misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Santa Croce.
E sempre a Santa Croce è stato operato un singolare rinvenimento di piante di cannabis indica nella prima periferia del centro cittadino. Due militari in servizio perlustrativo notavano tre persone armeggiare nei pressi di un cespuglio di rovi. I tre vista l’auto da lontano si son dati alla fuga e non è stato possibile identificarli e rintracciarli. Sul luogo del piccolo assembramento i militari inizialmente non notavano nulla di strano ma spostando i rovi e passando dietro gli stessi potevano rinvenire tre piante di cannabis indica di mezzo metro d’altezza. Le stesse, non potendo essere attribuite ad alcuno, sono state destinate all’inceneritore.