Torna in Italia con un falso nome, arrestato albanese

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Ha provato a nascondere la propria identità ma non è sfuggito al fiuto dei Carabinieri della Stazione di Scoglitti. Ieri sera, nel transitare nella Via Augusta della frazione rivierasca, i militari hanno intercettato un cittadino albanese a bordo di un ciclomotore Kimco Dink 150 che alla luce dei primi accertamenti, è sembrato “solo” sprovvisto del casco di protezione, della copertura assicurativa nonché della patente di guida poiché mai conseguita.
Da accertamenti più approfonditi, invece, HOXHA Redian, albanese cl. 87, in Italia senza fissa dimora, è risultato essere lo stesso soggetto che nell’agosto 2011 era stato allontanato dallo Stato Italiano mediante la frontiera marittima di Bari diretto a Durazzo, a seguito di un provvedimento di espulsione emesso dalle Autorità di Caltanissetta. All’epoca dei fatti il suo nome era HOXHA Leon, ma arrivato in Albania lo stesso si era fatto emettere un nuovo passaporto con il nome di Redian al fine di sfuggire ai controlli delle Autorità italiane. Fondamentale per accertare la sua identità è stato il foto-segnalamento a cui lo straniero è stato sottoposto presso i locali della Compagnia di Vittoria che ha dato ai militari la certezza che si trattasse dello stesso soggetto espulso nel 2011.
A seguito della sua condotta, il cittadino albanese è stato immediatamente tratto in arresto e accompagnato presso la caserma di Scoglitti per le formalità di rito, da dove al termine delle formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere del “violazione del divieto di reingresso”, così come previsto dal c.d. “Testo Unico sull’Immigrazione” che prevede l’arresto obbligatorio nei confronti dello straniero che espulso dallo Stato Italiano vi fa reingresso senza autorizzazione.
L’HOXHA in Italia si era fatto conoscere dalle Forze dell’Ordine per essere reso protagonista di un grave episodio avvenuto nel maggio 2008 in un locale serale di Scoglitti, quando aveva esploso un colpo di arma da fuoco nei confronti di un cittadino rumeno venendo successivamente tratto in arresto e successivamente condannato a 3 anni e 8 mesi. Nel mese di luglio 2011 era stato scarcerato e poco dopo espulso dallo Stato Italiano.