Furto alla Raffaele Poidomani, i ladri portano via i computer delle LIM

2

I ladri tornano a prendere di mira le strutture scolastiche. Nella notte tra lunedi e martedi ignoti hanno fatto visita alla scuola primaria De Naro Papa di Modica, plesso distaccato dell’istituto “Raffaele Poidomani”. Il bottino, composto da ben otto computer portatili in uso alle classi, è ingente e il suo valore sarebbe di circa 5 mila euro. Non sono però i classici computer portatili ma i computer che fanno lavorare le LIM, le lavagne di ultima generazione che stanno via via sostituendo le vecchie lavagne con i gessetti. Sono apparecchiature complicate e anche molto costose che la scuola aveva acquistato grazie a dei fondi europei. Nuovi costano anche 800 euro, i ladri probabilmente li rivenderanno per molto meno. Quindi per poche centinaia di euro è stato fatto un danno enorme ai bambini in primis e poi alla scuola. I ladri sono entrati di notte forzando con un grimaldello la porta d’ingresso e sfondando la finestra della bidelle ria. Hanno portato via 8 computer sui 9 disponibili. E le brutte sorprese per la dirigente, Concetta Spadaro, non sono finite qua. Nella stessa notte infatti, vandali in questo caso e non ladri visto che non hanno portato via nulla, sono entrati anche nel plesso rurale di contrada Zappulla. Come si diceva solo confusione, cassetti svuotati ma tutto è rimasto al suo posto. Ieri mattina la brutta sorpresa per alunni ed insegnanti che vedono per il momento compromessa l’attività didattica visto che anche le vecchie lavagne sono state dismesse in favore delle LIM. I genitori si stanno organizzando per una colletta in modo da poter ricomprare il maltolto. “E’ assurdo che per pochi euro si faccia un danno così consistente alla scuola – il commento della dirigente – un danno che si ripercuote sui bambini. Ora lavoreremo per trasformare una cosa tanto negativa in una risorsa spiegando ai nostri alunni il significato di legalità. E intanto speriamo di trovare al più presto i fondi per ricomprare quanto ci è stato rubato”.