Mercoledì parte il Cineforum de “La città Nascosta”

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La dinamica e intensa attività promozionale di questi ultimi anni e la capacità di organizzare eventi improntati a stile e a qualità, danno contezza di quanto l’Avis di Modica investa sull’aspetto culturale. Le iniziative intraprese e realizzate hanno puntato non solo a sensibilizzare e coinvolgere i Modicani nell’esperienza del dono del sangue, ma anche a formare una cultura che privilegi la cittadinanza attiva e critica. Essa è presupposto irrinunciabile per un percorso di consapevole presa di coscienza sociale che faccia da argine al nichilismo conseguente all’attuale crisi economica e valoriale che mette a repentaglio l’importante tradizione culturale e sociale di Modica.

L’esperienza del cineforum portata avanti per diversi anni dall’associazione La città nascosta, dà un’idea del rischio di erosione e depauperamento a cui è esposto il patrimonio culturale della nostra comunità. Nonostante lo spessore culturale e valoriale della rassegna cinematografica e l’indiscusso arricchimento che ne è derivato per Modica, nel 2013 l’edizione estiva presso l’atrio comunale è stata cancellata per mancanza di disponibilità economiche, senza che né le istituzioni né le imprese del territorio intervenissero perché ciò non accadesse.

È stata una grossa perdita per tutta la comunità modicana. Forti e numerose, ma inascoltate, sono state le voci che hanno espresso disappunto per il vuoto che si è venuto a creare, una vera voragine se si considera la portata già esigua del nostro panorama culturale.

Alla luce di queste considerazioni, il Direttivo dell’Avis di Modica nella seduta del 17 settembre 2013 ha deciso di sostenere l’esperienza del cineforum, facendo rete con La città nascosta per impedire che le ragioni della cultura fossero ancora una volta costrette alla resa di fronte a quelle inesorabili della ristrettezza economica, alle quali si inchina senza resistenza alcuna la logica di sistema.

Resistenze cinematografiche” è il titolo scelto per la rassegna. Si vuole con esso dichiarare, anzi urlare che la cultura è un patrimonio che va difeso con tutte le forze perché ereditato dalle generazioni che sono passate. Esse ce l’hanno tramandato perché noi potessimo trasmetterlo ai nostri figli e ai nostri nipoti, impreziosito dall’apporto generazionale e dall’impagabile, moderno accesso all’interculturalità.

Un altro elemento che in modo significativo caratterizza il percorso che stiamo facendo è la location scelta per la rassegna. L’Avis di Modica, insieme con La città nascosta, ha voluto che “le resistenze cinematografiche” avessero luogo nel nuovo Cinema Aurora. Si è voluto così sostenere e incoraggiare la scelta ardimentosa dei giovani imprenditori che, rilevando la gestione del cinema, vogliono garantire alla nostra città il lusso di una sala cinematografica, peraltro in un quartiere, Modica Alta, per il quale in pochi sono disposti a rischiare.

L’esperimento in corso vuole essere precursore di altre esperienze di rete che possano prendere in mano il destino di tante valide iniziative che sono a rischio di morte perché non più sostenibili da un sistema che ha sempre meno risorse da investire in cultura; e vuole altresì stimolare le associazioni, le imprese, le istituzioni a mantenere alto il livello culturale del nostro territorio favorendo l’affermazione di tanti giovani talenti che, apprezzati all’estero, non trovano da noi spazi e opportunità di affermazione. Risorse preziose della nostra terra imbavagliate e costrette all’esilio perché i baroni che detengono il potere della cultura decidono che ad emergere devono essere solo i loro pupilli. Anche siffatto sistema di potere può essere combattuto e vinto da un lavoro di rete che, mettendo insieme tante piccole risorse e abilità, possa contrastare il monopolio di chi è forte economicamente e/o politicamente.