Carabinieri, operazione “Dual Band”

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Conclusa l’attività di indagine iniziata nell’ottobre del 2011, i carabinieri della compagnia di Vittoria, con il supporto dei militari delle altre compagnie, hanno messo a segno, all’alba di stamani, l’operazione “Dual band”. Sgominate due organizzazioni criminali, formate da algerini e tunisini, che operavano in modo distinto, ma collaboravano. I due gruppi rifornivano di hashish e cocaina le piazze di Vittoria e Scoglitti. Dodici le ordinanze di custodia cautelare emesse, cinque delle quali eseguite con l’arresto anche dei due promotori dei sodalizi criminali. Gli altri sette, tutti senza fissa dimora, sono fuggiti all’estero, e sono tuttora ricercati. Nel corso dell’indagine, per avvalorare le tesi investigative, i militari hanno proceduto con numerosi arresti in gran parte delle stesse persone oggi destinatarie del provvedimento di associazione a delinquere e con il sequestro, complessivamente, di 900 grammi di hashish e 15 di cocaina. Criptico e cifrato il linguaggio a cui ricorrevano i malviventi, alludendo a pezzi meccanici. Lo stupefacente veniva acquistato a Palermo, in grosse dosi, e poi trasportato a Vittoria. Il deposito era un’officina meccanica gestita da uno degli arrestati. A capo della prima banda, c’era il tunisino Hedi Mohamed Bedoui, che si occupava della piazza di Vittoria. Lo stupefacente era venduto nei pressi di due bar, uno sulla strada che conduce ad Acate, e l’altro vicino il mercato ortofrutticolo. La seconda banda, con a capo il connazionale Ben Salah Mohamed Khadimallah acquistava lo stupefacente dal primo sodalizio criminale, e si occupava di gestire la piazza di Scoglitti, l’area deputata era quella del porto. I militari hanno stimato un guadagno mensile di circa ventimila euro. Tra gli acquirenti, oltre a quelli del posto, anche catanesi, calatini, nisseni e persino di Pozzallo. I malviventi ogni settimana si recavano a Palermo per fare rifornimento, e viaggiavano su pullman, e in altri casi con mezzi di fortuna, addirittura venivano accompagnati da tossicodipendenti a cui poi cedevano gratuitamente alcune dosi. L’hashish veniva venduto dai venti ai trenta euro al grammo, la cocaina da 80 a cento euro al grammo.