Consorzio Universitario. Deliberata proposta di modifica dello statuto

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Il commissario straordinario della Provincia, con i poteri del Consiglio Provinciale, ha deliberato la proposta di modifica dello statuto del Consorzio Universitario Ibleo, dopo aver avviato e concluso un’informale interlocuzione con il sindaco di Ragusa sulle modifiche da apportare. La proposta di modifica dello statuto del Consorzio Universitario prevede tra l’altro la riduzione dell’Organo di amministrazione e del collegio dei revisori dei Conti non prevedendo alcuna indennità per i nuovi amministratori ma solo rimborsi spese: le innovazioni sono state determinate in base alle nuove disposizioni normative in materia di “spending review”. Il nuovo CdA verrà composto dal presidente e da tre membri, di cui uno designato dal comune di Ragusa, uno dalla Provincia di Ragusa e l’altro dall’assemblea consortile. Tra le modifiche proposte anche quella di prevedere dei soci a titolo consultivo che sono i rappresentanti dei corsi di studio afferenti al Consorzio ma che non avranno poteri decisionali. Altra novità che il presidente del CdA verrà eletto dall’assemblea consortile e non più dal CdA. Considerato che l’attuale CdA decade nel prossimo mese di aprile, il commissario straordinario Carmela Floreno ha voluto accelerare il processo di rivisitazione dello statuto rispetto a quello approvato dal Consiglio Provinciale nel gennaio 2010, nonostante siano in corso processi di riforma istituzionale relativi alla natura e ai compiti delle Province regionali e all’istituzione dei Liberi Consorzi dei Comuni, in modo che la nuova ‘governance’ del Consorzio scaturisca nella composizione degli organi dal nuovo Statuto.

“La delibera di proposta di modifica dello statuto del Consorzio – dice il commissario Floreno – è un atto concreto e propedeutico per avviare la politica di ‘spending review’ circa le spese di funzionamento dell’ente consortile, in linea con l’impegno finanziario della Provincia di 150 mila euro per le spese gestionali, oltre alla rata di 360 mila euro da versare all’Università di Catania per l’accordo transattivo raggiunto l’anno scorso”.