A Ragusa entra nel vivo Bazart

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Una grande festa per tutti. Che ha rivitalizzato uno dei quartieri più suggestivi di Ragusa Ibla, come quello degli Archi. Bazart, la manifestazione organizzata dall’associazione Città Futura con il supporto dell’assessorato alla Cultura del Comune di Ragusa, retto da Stefania Campo, è entrato nel vivo. Coinvolgendo i grandi ed i più piccoli, con la presenza dei bambini delle scuole che hanno preso parte ai laboratori che si sono svolti nelle ore scolastiche. La manifestazione rientra nel ricco cartellone di “Ragusa in fiore”, che vedrà un alternarsi di iniziative fino ai primi di giugno. “Ci preme – dice l’assessore Campo – valorizzare anche quelle parti del centro storico che sono state un po’ dimenticate rispetto alle altre ma che non per questo sono di minore valore artistico. Le iniziative hanno anche un valore sociale dato che i bambini apprendono il valore del riciclo con gli appositi laboratori che vengono organizzati. Tutti i piccoli studenti, che hanno partecipato agli appuntamenti che hanno avuto un ottimo riscontro, hanno avuto la possibilità di apprendere, come nel caso dei laboratori di circo, tecniche e nozioni che difficilmente, per esempio, avrebbero potuto imparare a scuola”. Questa sera, alle ore 21,30, è in programma il concerto spettacolo di Matilde Politi, attrice, cantante e musicista, che, dopo una lunga esperienza di autoformazione, un costante lavoro di ricerca e un’intensa attività di busker, con repertorio folk americano, spagnolo e siciliano, si è specializzata nel repertorio di tradizione orale siciliano, mantenendo attivo un riferimento alle musiche tradizionali di area mediterranea. Sarà forte il messaggio “No Muos”, dato che proprio uno dei suoi ultimi lavori prende proprio il titolo di “Cantata no Muos”. Ed a proposito di “no Muos”, è in programma domani sera, sempre alle 21,30, la proiezione del docu-film con Enzo Rizzo e Sergio Mustile. “E’ una questione ancora aperta – rimarca l’assessore Campo – quella relativa al Muos e la nostra attenzione deve essere sempre massima”. La proiezione del documentario chiuderà, di fatto, questa prima, riuscitissima, edizione di Bazart.