Indigenti ancora senza sussidi. Tensione al Comune di Ragusa

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L’ennesima protesta da parte di una delegazione di indigenti ha caratterizzato il pomeriggio di ieri a Palazzo dell’Aquila, costringendo il presidente Giovanni Iacono a rinviare di un’ora la seduta del consiglio comunale per mancanza del numero legale in aula.

Una parte dei consiglieri (sia di maggioranza che di opposizione), nonché il sindaco Federico Piccitto e l’assessore ai Servizi sociali Flavio Brafa, erano infatti impegnati nel tumultuoso confronto con i cittadini in rivolta perché ancora in attesa dell’erogazione dei sussidi economici promessi dall’Amministrazione quindici giorni fa, ma mai attuati. Si tratta di un intervento pari a 70mila euro, atteso da giorni. «Nessuna marcia indietro – hanno assicurato gli esponenti della Giunta – bensì una procedura chiara e rispettosa del diritto di tutti i cittadini in difficoltà». Si è deciso infatti di predisporre un nuovo bando per aggiornare la graduatoria ferma al 2011. «E’ necessario fare una reale fotografia alla fascia dei bisognosi – ha sottolineato il sindaco – per agire con il massimo della trasparenza». Ciò che lamenta la delegazione è la totale mancanza di comunicazione in merito, oltre alla scelta di una prassi che appare del tutto pretestuosa per allungare i tempi. La composizione di una nuova graduatoria determinerà di fatto lo slittamento dell’erogazioni di altri trenta giorni minimo. Altra questione oggetto di forti proteste, l’incerto avvio dei servizi previsti per il bando lavoro relativo alla manutenzione comunale nelle ville e giardini pubblici. «Un percorso che confermiamo – ha ribadito l’assessore Brafa – e che dovrebbe concretizzarsi per i primi giorni di maggio, come già annunciato nel corso dei passati incontri».

Una situazione in precario equilibrio che, hanno confermato i cittadini in protesta, in assenza di risposte certe non mancherà di infiammare ulteriormente gli animi.

Decisioni amministrative che si attendono anche numerosi consiglieri dopo il cambio assessoriale deciso dal primo cittadino. Questo l’unico argomento trattato nel corso della seduta. Ennesimo rinvio dei punti relativi alla predisposizione del Regolamento per il servizio di nidi in famiglia, per l’assenza del dirigente del settore Santi Distefano. «Manca la possibilità di fornire pareri tecnici – ha puntualizzato il presidente Iacono – agli eventuali emendamenti». Stessa motivazione per il rinvio del quarto punto all’ordine del giorno, ovvero la modifica al Regolamento per l’assegnazione dei lotti della zona artigianale.

Il sindaco, accompagnato dalla Giunta al completo, ha pertanto incentrato il proprio intervento sui motivi che hanno determinato l’esclusione dalla squadra assessoriale del professor Claudio Conti. «Nessuna logica di potere ma una scelta meramente amministrativa. La riforma dei rifiuti rimane uno dei punti fermi del nostro mandato – ha spiegato –. Le motivazioni che hanno indotto a rimuovere l’incarico le ho già enunciate in conferenza stampa. In sintesi ho registrato un ritardo nell’ambito delle politiche del settore non più sopportabile, soprattutto per quanto riguarda il bando di gara per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti. Visto che il vincolo con l’attuale ditta è in scadenza il 30 giugno – ha sottolineato – abbiamo ravvisato la necessita di predisporre una gara intermedia di sei mesi, prorogabile per altri sei mesi. Non escludiamo infine la possibilità di fare una ulteriore proroga. Non si tratta quindi di una carenza di competenze, in realtà mai messe in discussione. Credo che per incidere come assessore occorra però avere capacità gestionale, di relazione con gli uffici, di programmazione e di concretizzazione delle scelte». Una delega che il sindaco tratterrà fino alla risoluzione di alcuni nodi: sbloccare il passaggio di competenze fra Ato e Srr, predisporre il progetto di alzamento delle sponde delle vasche della discarica di Cava dei modicani. Il progetto allungherebbe i temi di vita dei sito di abbancamento in attesa della raccolta differenziata spinta, obiettivo possibile sia con un efficiente piano di comunicazione che con il processo di assegnazione della gara europea. «Queste in sintesi le emergenze di un quadro che appare difficile, in cui ho deciso di intervenire in prima persona proprio per recuperare una situazione che poteva rischiare di andare fuori controllo».

Numerose gli appunti critici da parte dell’opposizione, in merito alla mancanza di programmazione amministrativa e al ricorso estremo al regime delle proroghe in numerosi servizi. «Se si è incapaci di gestire la città – ha affermato Maurizio Tumino – meglio dimettersi e lasciare che attraverso il voto si definisca una nuova pagina politica». Cambio di rotta richiesto dal Pd, ma anche da Movimento città. «Chiediamo di conoscere – ha spiegato Carmelo Ialacqua – il programma politico di gestione territoriale nel quale poter ritrovare quell’anima ambientalista che caratterizzava la Giunta. Mi piacerebbe conoscere inoltre il progetto in linea con l’iter di attuazione del Patto dei sindaci, tema sul quale si è andati troppo a rilento. Saremmo curiosi di conoscere un crono programma serrato – conclude Ialacqua – in vista della scadenza del termine per il finanziamento della progettazione per settembre».