Il “lunedì nero” del commercio ibleo. Dipendenti sul piede di guerra

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Il giorno dopo Pasquetta non si placano le polemiche per l’apertura di diverse attività commerciali che dopo la liberalizzazione selvaggia hanno quasi del tutto azzerato i giorni festivi. La foto che vedete è stata scattata lunedi pomeriggio alle 18 nel parcheggio del Centro Commerciale La Fortezza a Modica. Poche decine di auto, al netto di quelle dei dipendenti, sono un numero assolutamente irrisorio per un centro commerciale. La gente ha scelto di riversarsi verso le località balneari preferendo una passeggiata sul lungomare ad una tra le vetrine dei negozi. A questo punto chi decide i giorni di apertura dovrebbe interrogarsi sul serio e chiedersi se conviene veramente aprire in una giornata come quella del Lunedi dell’Angelo. I dipendenti, manco a dirlo, sono infuriati e se già qualche settimana fa avevano fatto sentire la propria voce, oggi tornano a manifestare la loro indignazione: “Come da me preventivato – è un addetto alle vendite di uno dei negozi della Fortezza a parlare –  l’apertura fortemente voluta da chi ci dirige si è rivelata una giornata nera commercialmente parlando, e noi lavoratori ne siamo fortemente orgogliosi. Inutile dire che sicuramente avremmo voluto trascorrere una serena giornata con le persone più care. Bisogna far capire a “certa gente”, e non mi riferisco solo a chi ci costringe a lavorare, che queste aperture selvagge servono solo ad offrire una triste e deprimente passeggiata al chiuso a quelle persone che non sanno apprezzare la libertà di un giorno di festa”.Sulla stessa lunghezza d’onda un altro dipendente del Centro Commerciale: “ Secondo il mio punto di vista, l’apertura nel giorno di Pasquetta si può definire disastrosa. Tale considerazione trova conferma in due dati di fatto. Il primo riguarda l’afflusso di persone veramente scarso. Il secondo punto riguarda la conversione della pedonabilità ottenuta dal Centro in moneta. Avete mai pensato di fare la spesa settimanale o comprare un frigorifero, una tv nel giorno di Pasquetta? Perché non farlo nei giorni successivi o precedenti? Secondo noti studi condotti sull’argomento, le persone, in questi giorni, non sono psicologicamente predisposte agli acquisti ciò vuol dire che anche se i dirigenti giustificano l’apertura festiva con un “notevole” afflusso di gente, l’effettiva conversione in “persone che comprano” risulta molto basso. A nome dei lavoratori costretti a stare lontano dalle famiglie in questi giorni invito a boicottare gli acquisti nei giorni festivi in modo da far pesare a chi di dovere queste inutili aperture. Servono solo a privare i lavoratori della ragione per la quale svolgono il lavoro: la loro famiglia”.