Il commento del M5S sull’Università: “La questione si risolva a Palermo”

0

Questo il commento sulla questione dell’università del gruppo consiliare 5 Stelle:

La storia della presenza Universitaria nell’ultimo decennio è stata tra le più controverse per la città di Ragusa. L’enorme sforzo a cui l’intero territorio si è sottoposto, per garantire che il “sogno” dell’Università a Ragusa non fallisse miseramente sotto il peso dell’impegno economico necessario a realizzarlo, ha portato almeno ad un risultato: il mantenimento e la stabilizzazione della Facoltà di Lingue in questa sede.

Individuare la soluzione per preservare questo risultato e garantirne la continuità nel futuro è il dovere a cui siamo chiamati, anche in questa sede, oggi pomeriggio: lo dobbiamo ai lavoratori del Consorzio, lo dobbiamo a tutti gli studenti che in questa facoltà hanno trovato la possibilità (spesso l’unica) di poter intraprendere un corso di studi dopo le scuole superiori senza dover sostenere l’onere di trasferirsi in un’altra città, lo dobbiamo a tutti i cittadini di Ragusa, non solo per le aspettative legate alla presenza universitaria ma anche per tutti i soldi pubblici che in questi anni sono stati investiti in questo progetto.

Ribadiamo ancora una volta che l’atto di recessione dal Consorzio del Commissario straordinario della Provincia non può essere l’ultima parola su questa vicenda, né può bastare a stabilire in via definitiva che la responsabilità di risolverla positivamente debba restare esclusivamente in capo al nostro Comune.
Non è nemmeno certo, difatti, che l’interpretazione normativa data dal Commissario, secondo cui la recessione dal Consorzio sarebbe atto inevitabile al momento dello scioglimento della vecchia Provincia – dato che ai futuri Liberi Consorzi non sarà consentito mantenere le partecipazioni ad associazioni ed enti “dai quali possano derivare situazioni di squilibrio per la finanza dell’ Ente” -, sia quella corretta. Tanto più che di questa legge mancano ancora i decreti attuativi, che potranno meglio specificare quale dovrà essere la gestione di queste situazioni, e che questo caso non sarà certo l’unico in Sicilia: è chiaro, dunque, che dovranno necessariamente trovarsi delle soluzioni di valenza generale.
In ogni caso appare paradossale che, ai mille errori della classe politica che ha fino a qualche mese fa governato in questa città e in questa provincia, si debba sommare quello di un Commissario che per il suo ruolo dovrebbe limitarsi a svolgere funzioni di ordinaria amministrazione e che invece, senza cautela e con un semplice tratto di penna, ha preso nei fatti una decisione politica: quella di mettere in ginocchio l’Università a Ragusa, rischiando di metterne a rischio il futuro.

Fermo restando che considereremmo dunque ancora necessaria una concertazione con quel che resta della Provincia, il punto è ora che il Comune di Ragusa non può essere lasciato solo con la patata bollente in mano, dopo che è già esclusivamente grazie al mantenimento del nostro impegno economico se fino ad oggi si sono ottenuti e preservati questi pochi ma significativi risultati.
La responsabilità di quest’Università oggi bisogna che venga assunta in modo più diffuso.
E per questo invitiamo il sindaco a chiedere innanzitutto, anche con il supporto dei parlamentari regionali (presenti e assenti), un incontro immediato al Presidente della Regione affinché la soluzione a questo caso (e ad altri di questo tipo) venga formalmente individuata in un contesto normativo chiaro, che stabilisca in modo razionale e coerente la ripartizione delle funzioni conseguente alla riforma delle Province: se a questa riforma il Movimento 5 Stelle ha dato a Palermo una fortissima spinta, non vorremo che ne seguissero solo pasticci come questo, di cui sono innanzitutto causa la superficialità e l’irresponsabilità dell’attuale Governo regionale e delle forze della maggioranza che lo sostengono.
Nel ricordare alla Regione che deve ancora versare la propria quota al Consorzio Universitario Ibleo per l’anno 2013, bisognerà chiedere al Governo che si occupi anche di consentire una modifica degli Statuti di questo e di altri enti, anche alla luce della sua recente riforma, per consentire l’ingresso di nuovi soci che sostituiscano il ruolo e l’investimento delle vecchie Province.

Chiediamo dunque sin da stasera un impegno preciso ai parlamentari regionali affinché si facciano carico della questione su questi tre fronti – chiarezza sulle funzioni dei Consorzi dei Comuni, rispetto degli impegni finanziari e modifica degli Statuti degli enti universitari – e sostengano operativamente il Comune di Ragusa in questo percorso.

Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle