Metodo Stamina: è morta la piccola Rita di Modica

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Non ce l’ha fatta la piccola Rita.
La bambina di Modica di due anni e otto mesi, affetta dal morbo di Niemann Pick (un termine che identifica un gruppo di malattie che interessano il metabolismo e che sono causate da mutazioni genetiche specifiche) per il quale era stata in cura a Brescia, con il metodo Stamina è morta questa mattina all’alba.

L’ordinanza del Tribunale di Ragusa
Il Tribunale di Ragusa solo pochi giorni fa aveva ordinato agli Spedali Riuniti di Brescia di “lanciare una ricerca a tappeto fra Ordini dei medici, strutture sanitarie pubbliche ed enti di ricerca e trovare camici bianchi disposti a praticare le infusioni secondo il metodo Stamina”. La piccola Rita, che aveva già fatto due infusioni, è deceduta a casa sua senza avere fatto il terzo ciclo di terapia, che gli era stato negato e poi imposto dal giudice.

L’ultimo appello di mamma Ausilia
Dal 19 marzo, Rita era sottoposta ad ossigenoterapia ed era già stata ricoverata due volte d’urgenza. Rita aveva iniziato la cura con le staminali di Vannoni nell’aprile dello scorso anno. Quattro infusioni in tutto, sino a metà novembre. A gennaio avrebbe dovuto fare l’ultima del ciclo terapeutico, che ne prevede cinque.
A maggio di quest’anno, l’ennesimo appello di mamma Ausilia: “Aveva sempre respirato autonomamente, adesso non è più possibile. Le servono le staminali di Vannoni, non mi interessano le lotte politiche e le polemiche dei medici. Io vivo con Rita, la osservo ogni istante, e so per certo che Rita sta male perché sono state interrotte le infusioni. Per la malattia di Rita non esiste alcuna cura” spiegava mamma Ausilia. “Il metodo Vannoni è la nostra unica speranza. Io posso testimoniare che solo dopo il trattamento, Rita aveva mostrato notevoli ed evidenti miglioramenti”.
“Il metodo Stamina per molti medici e buona parte della stampa sarebbe una truffa” commentava la madre di Rita. “Io so soltanto che mia figlia era migliorata. Adesso siamo parcheggiati in ospedale, perché non c’è cura per lei. I medici allargano le braccia. Nessun farmaco può guarirla, ma Rita viene bombardata di medicine: ogni farmaco serve ad attutire gli effetti collaterali di qualche altro farmaco”.

Sul discusso metodo Stamina, infatti, solo tre giorni fa la Corte di Strasburgo aveva rigettato il ricorso del padre di un’altra donna affetta da una malattia degenerativa del cervello, alla quale il tribunale di Udine aveva vietato l’accesso alle cure Stamina. Secondo i giudici di Strasburgo la decisione del tribunale italiano non ha leso i diritti della donna dal momento che “l’efficacia” del metodo di Vannoni “non è provata”.