Immigrazione, Alfano a Pozzallo: “Aiuti ai comuni coinvolti”

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Visita dal valore simbolico molto importante quella del ministro dell’Interno Angelino Alfano che questa mattina ha incontrato a Palazzo La Pira il prefetto Annunziato Vardè ed i vertici provinciali delle forze dell’ordine.

Alla riunione, assolutamente off limits alla stampa, hanno partecipato anche i sindaci dell’ex provincia di Ragusa. Unici assenti il primo cittadino di Ispica, Piero Rustico, ed il collega di Vittoria Giuseppe Nicosia.
L’emergenza immigrazione naturalmente al centro del confronto che il ministro Alfano ha avuto con i rappresentanti dei comuni impegnati a fronteggiare questo esodo dalle coste libiche. “È una trincea quella che voi tutti vivete ogni giorno” queste le parole d’esordio di Alfano “ma dovete sapere che il Governo vi è vicino. L’Europa non può voltare le spalle alla Sicilia che da sola sopporta il 97% degli sbarchi totali sulle coste europee”.

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Come, concretamente, lo Stato aiuterà i comuni che sono in prima fila sul tema accoglienza? “Abbiamo in programma delle misure compensative per ripagare i comuni che stanno facendo sforzi enormi per salvare delle vite umane. Garantisco a questi comuni che i loro sforzi non saranno vani. Nel frattempo, nell’immediato, verranno allargate le maglie del Patto di Stabilità di suddetti comuni”.

Alfano, a proposito di fondi, non si sbilancia sulla scelta di Crocetta di assegnare a Lampedusa ben 12 milioni di euro contro i soli 700 mila di Pozzallo limitandosi a ricordare come il popolo di Lampedusa abbia sopportato grandi sacrifici nel passato e al contempo ribadisce la sua stima nei confronti del popolo pozzallese.
Capitolo Mare Nostrum, l’operazione militare e umanitaria iniziata il 18 ottobre 2013 per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nello Stretto di Sicilia, dovuto all’eccezionale afflusso di migranti.

La posizione di Alfano si avvicina molto a quella espressa poco prima del suo arrivo dal segretario della Lega Matteo Salvini con il quale ha avuto uno scambio di battute amichevoli prima dell’ingresso a Palazzo La Pira: “Se l’incontro con i Capi di Stato in programma la prossima settimana non darà i risultati sperati, siamo pronti non a sospendere ma quantomeno a ridimensionare l’impegno in Mare Nostrum. Per carità” ci tiene a precisare Alfano “non lasceremo le persone morire in mare ma non ci spingeremo più fino alle coste libiche per i pattugliamenti. Voglio però ribadire la mia vicinanza ai prefetti promettendo loro che verranno aumentati gli stanziamenti e gli uomini a loro disposizione. L’Europa deve però capire che quello dell’immigrazione è un problema globale e non solo italiano e più specificatamente siciliano”.

In conclusione di conferenza stampa anche uno spot per l’estate pozzallese 2014: “Pozzallo è una bellissima città. Non è vero che ci sono immigrati in giro o sulle spiagge. So quanto questo comune abbia lavorato sul e con il turismo e non permetto che filtrino voci prive di ogni fondamento. A questo proposito lancio un appello a tutti i rappresentanti dei mezzi di informazione per una più corretta informazione. Voglio inoltre ringraziare tutti i sindaci ragusani per quello che hanno fatto e continuano a fare anche per gli immigrati regolari che lavorano nelle campagne”.

LE PAROLE DI SALVINI
Un’emergenza che secondo segretario della Lega Nord, Matteo Salvini va assolutamente fermata: “Bisogna difendere la pesca italiana e bisogna farlo a Bruxelles dove stanno provando ad ucciderla. Allo stesso modo il turismo rischia di scomparire in una terra, come la Sicilia, che di turismo vive“. Salvini ha le idee chiare su come affrontare l’emergenza. Non è immigrazione ma invasione vera e propria: “Se non è invasione questa ditemi voi cos’è con 1500 clandestini in arrivo ogni giorno. Bisogna innanzitutto sospedere l’operazione Mare Nostrum. Da domani le nostre navi militari devono fare quello per cui sono state costruite ovvero difendere i nostri confini italiani.I soldi che l’Italia spende per i Cpa dovrebbero essere spesi in Africa direttamente per non alimentare nuove partenze”.
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C’è un grande responsabile per Salvini ed è il premier Matteo Renzi: “Renzi si diverte con i suoi viaggetti in giro per l’Italia ma de notate evita accuratamente di venire in Sicilia per non affrontare il problema in loco”.