Puntuali i lavori sul ponte. Ma a Modica disagi e polemiche non cessano

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Mentre i modicani non accennano a rassegnarsi al caos della viabilità cittadina, la buona notizia è che i lavori di manutenzione straordinaria al Ponte Guerrieri sembrano procedere secondo la tabella di marcia. Nei giorni scorsi anche il sindaco di Modica Ignazio Abbate ha effettuato un sopralluogo per prendere atto dello stato di avanzamento dei lavori.

Secondo quanto riferito dal Responsabile Tecnico dei lavori Diana Capretto, in questo momento si sta procedendo alla demolizione del vecchio cordolo e della soletta, con l’asportazione delle vecchie barriere, per poi partire con la ricostruzione: terminata la demolizione della prima delle 11 campate del Ponte, si passerà a demolire la seconda e ricostruire la prima e così via.

A fine luglio dovrebbero terminare i lavori in un lato, poi si procederà con l’altro. Nel frattempo, una seconda squadra di operai sta lavorando contemporaneamente sotto l’impalcato per il ripristino delle opere in cemento armato.
In totale sono 12 gli operai, dipendenti dell’impresa appaltatrice, impegnati nei lavori sul viadotto Guerrieri. “Durante il sopralluogo” ha dichiarato il sindaco Abbate “ho potuto constatare di persona lo stato di avanzamento dei lavori necessari per il ripristino delle condizioni di sicurezza sul viadotto Guerrieri. Saranno sostituite le vecchie barriere di protezione e le parti ammalorate. Per anni non è stata effettuata alcuna manutenzione. Fra circa dieci giorni faremo un altro sopralluogo e informeremo i cittadini sulla fase dei lavori”.

Si spera, dunque, che i lavori possano completarsi nei tempi previsti, ponendo fine all’angoscia degli automobilisti modicani: a pochi giorni di distanza dall’avvio della seconda sperimentazione del piano di viabilità alternativa, con la riapertura a doppio senso di marcia della parte bassa di Corso Umberto, la situazione non sembra migliorata.
Se qui il traffico scorre con relativa fluidità, infatti, continuano a riproporsi con cadenza quotidiana, nelle ore di punta, non solo gli ingorghi nel quartiere Dente, ma adesso anche quelli in via Nazionale e in via San Giuliano, per raggiungere il centro provenendo dalla Sorda: il doppio senso di marcia in Corso Umberto, infatti, determina una maggiore concentrazione di flussi intorno alla rotatoria di piazza Corrado Rizzone e di conseguenza in tutte le strade che vi confluiscono. Anche se la settimana prossima dovrebbe tenersi un altro incontro di verifica al Comune, non sembrano tuttavia profilarsi ipotesi di ulteriori modifiche.

 

E PER ALLEGGERIRE IL TRAFFICO ECCO VIA GIOVANNI MODICA SCALA
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Servirà senz’altro ad alleggerire il traffico in ingresso dalla ex SS115 la nuova bretella di collegamento il ponte Caitina e il piazzale dello stadio Scollo. Una bretella di cui si attende da anni l’apertura e che, nella particolare congiuntura legata alla chiusura del Ponte Guerrieri, è stato possibile aprire grazie a due condizioni: la cessione gratuita da parte dei privati che ne erano proprietari e il finanziamento da parte dell’Anas per asfaltarla (il Comune si farà carico solo degli oneri di corredo).
La strada, che prenderà il nome dell’ex comandante della Polizia Municipale Giovanni Modica Scala, è stata inaugurata venerdì mattina dal sindaco Ignazio Abbate, alla presenza di alcuni assessori e consiglieri e di alcuni dei proprietari che l’hanno messa a disposizione dell’ente. Dopo la cessione, i 600 metri di strada sono stati asfaltati in tempi record e sono già percorribili in direzione periferia-centro. “La bretella” ha dichiarato ieri il sindaco Ignazio Abbate “servirà a snellire il traffico veicolare del quartiere Sorda e in prossimità delle scuole. È da circa vent’anni che la città attende la presenza di questa arteria, importante per la viabilità urbana. Ringrazio il vicesindaco Linguanti e l’assessore Lorefice per la proficua interlocuzione avviata con la Direzione regionale dell’Anas. Sono soddisfatto del sostegno fornito dai privati che hanno ceduto gratuitamente al Comune il terreno dove sorge l’arteria di collegamento”.

Nel frattempo, però, il caos legato al nuovo piano della viabilità nel resto della città è ben lontano dall’essere risolto. Proprio l’altro ieri l’autista di un grosso Tir è riuscito ad entrare nella zona Dente, provocando non solo danni alle auto parcheggiate e a qualche muro ma anche gravi disagi alla circolazione, come ha denunciato il consigliere comunale Tato Cavallino: “Questo perché” dice “la segnaletica è carente e poco chiara e perché nessuno agente di polizia municipale ha impedito il transito nella zona. Sono già trascorse due settimane e fino ad oggi il piano attuato non ha funzionato. Bisogna agire – conclude Cavallino – affidandosi a soluzioni alternative. Quindi meno arroccamento sulle proprie idee e maggiore disponibilità all’ascolto: la struttura viaria della città di Modica è complicata, lo sappiamo, ma non complichiamola ancora di più, piuttosto agiamo cercando le soluzioni migliori”.
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Non sono solo in centro storico i problemi legati alla viabilità alternativa al Ponte: fuori dall’anello di Corso Umberto – via Nuova Sant’Antonio – viale Medaglie d’Oro, anzi, ogni giorno c’è una gran confusione che, pur non essendo legata alle lunghe code, crea altrettanti disagi. Ed è quella che ormai da oltre dieci giorni subiscono gli autisti dei mezzi pesanti ai quali, al contrario, è inibito l’accesso al centro e che quindi devono industriarsi passando alla litoranea o, in alternativa, dai percorsi di campagna, per bypassare Modica e raggiungere l’autostrada provenendo da Ragusa e viceversa. Per non parlare poi dei turisti coi navigatori impazziti che non di rado si ritrovano senza sapere come in aperta campagna, disorientati e senza nemmeno il conforto dei telefoni cellulari, che in molte zone restano senza ricezione.
“L’altro giorno ho incontrato al Mauto una famiglia di canadesi che non sapeva proprio come raggiungere l’autostrada: per poco non li trovavo in lacrime”, racconta, tra l’amaro e l’ironico, un camionista che quasi quotidianamente deve passare da una parte all’altra della provincia: “Il problema è che non ci sono indicazioni per i percorsi alternativi” spiega “e, così come non c’erano nei primi giorni, non ci sono ancora adesso. Subito dopo la chiusura del Ponte mi sono ritrovato a tentare di entrare a Modica Bassa, ma i Vigili Urbani mi hanno fermato solo quando ero già arrivato ad un certo punto, dicendomi che non potevo passare. La necessità sarebbe quella di fermare i mezzi alla rotatoria di Modica Alta e indirizzarli: o tornare indietro verso la litoranea o proseguire per il viadotto e andare dal Mauto. La segnaletica invece è assolutamente carente e chi non è del posto non potrà certamente districarsi nelle strade secondarie. Ho segnalato la cosa al Comando dei Vigili urbani di Modica, mi hanno detto che avrebbero provveduto ma le cose sono rimaste com’erano“.

[Fonte: La Sicilia]