Iuc, Tasi, Imu, Irpef. Il Consiglio procede speditamente verso l’approvazione del Bilancio

0

Le aliquote Imu e Irpef, il piano di alienazione degli immobili, il piano triennale delle opere pubbliche, il regolamento sulla nuova Iuc (l’imposta unica comunale) e la nuova Tasi (la tassa sui servizi indivisibili): il Consiglio comunale di Modica, lavorando fino a tarda notte, ha approvato una sfilza di atti propedeutici al Bilancio di previsione 2014, che dovrebbe essere discusso oggi alle 18.

I lavori si sono avviati speditamente e, almeno in una prima fase, quasi senza dibatitto politico ma solo con un pacato confronto fra dati strettamente tecnici.
L’Amministrazione ha quasi subito ritirato il primo punto, riguardante il nuovo regolamento sulle società partecipate, per necessità di un ulteriore approfondimento da parte della prima commissione.
Liquidati rapidamente i punti relativi alla conferma per il 2014 delle aliquote Irpef e Imu – pari rispettivamente all’0,8 e all’8,6 per mille – il sindaco Ignazio Abbate ha voluto spendere una parola in più sul punto riguardante il piano di valorizzazione e alienazione degli immobili comunali: “Abbiamo scelto – ha spiegato – di eliminare dal piano la scuola di Santa Marta: l’immobile è finito sotto sequestro per le precarie condizioni di sicurezza e noi abbiamo invece avviato subito i lavori di manutenzione straordinaria, per cui da settembre l’edificio sarà pronto per accogliere le aule”. Un solo rilievo è stato mosso dal capogruppo del Pd Carmelo Cerruto: “I valori attribuiti ad ogni immobile, frutto di perizie effettuate negli anni passati, non sono stati adeguati ai prezziari dell’Osservatorio immobiliare italiano e questo potrebbe comportare perdite per il Comune”.
Il dibattito si è fatto davvero più movimentato solo sul Piano triennale delle opere pubbliche, illustrato dall’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Linguanti: “Abbiamo effettuato una ricognizione per ciascuna voce e questo ci ha portato all’esclusione, rispetto al piano precedente, di 15 opere non dotate di progetti nè di fonti di finanziamento. Il piano attuale dunque è composto di 101 opere, di cui 20 sono previste già per questo 2014: 12 sono già dotate di copertura finanziaria, per circa 10 milioni di euro, e di queste 8 sono già in gara”. Il consigliere del Pd Ivana Castello ha chiesto notizie del Contratto di Quartiere: “Non ce n’è traccia nel piano. Le somme per il cofinanziamento andavano impegnate già nel 2013. Ora vediamo che sono ripresi i lavori e chiediamo di sapere da dove risulterebbe l’impegno di spesa”. “Quest’opera non può essere nel piano perché è già stata appaltata – ha risposto Abbate – tuttavia non mi sottraggo dal rispondere: sappiamo che su questi lavori c’era un contenzioso, che si è sbloccato solo adesso. Gli impegni di spesa verranno presi mano mano che avanzeranno i lavori”. “Rispetto al fatto che le opere in appalto debbano o meno essere ancora nel piano triennale – ha detto però Giovanni Scucces – avevamo già chiesto chiarimenti in seconda commissione, ma ancora attendiamo risposte”. La questione era posta proprio in un emendamento presentato dalla commissione e in questo stesso emendamento erano contenute le proposte per alcune opere, per le quali però mancava l’indicazione degli importi: l’equivoco ha reso necessaria una breve sospensione, al termine della quale i consiglieri di maggioranza, per bocca del presidente della commissione Giuseppe Stracquadanio, hanno richiesto il ritiro dell’emendamento. “Rimango stupefatto – ha commentato Scucces – perchè gli importi sono indicati nei progetti, già presenti negli uffici. Con una mozione non si fanno le opere: vuol dire che abbiamo fatto un lavoro inutile”. La maggioranza tuttavia ha ritenuto di andare avanti con l’esclusione delle proposte contenute nell’emendamento e di bocciare anche tutti altri emendamenti presentati dalla minoranza, procedendo verso l’approvazione del punto.
Un bel po’ di polemiche hanno riguardato anche, dopo l’approvazione del regolamento sull’Imposta Unica Comunale, la cosiddetta Iuc, una delle sue componenti principali ovvero la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili: l’applicazione è al momento a discrezione dei singoli Comuni e l’aliquota può dunque variare da 0 al 3 per mille, per questo una parte dell’opposizione aveva presentato un emendamento volto ad azzerarla per il 2014 (come è già stato deliberato a Ragusa) e a rimediare diversamente gli oltre 3 milioni di euro di entrate previste. Anche in questo caso, però, la maggioranza ha sostenuto la proposta originaria dell’amministrazione, che fissa un’aliquota media all’1,85 per mille.

I lavori sono stati rinviati dunque a oggi alle 18, quando si dovrebbe discutere del piano finanziario della Tari (l’altra componente della Iuc, che invece sostituisce la Tarsu) e infine il Bilancio di previsione 2014.