Iuc, Tasi e Tari (e Imu): quanto e come si pagano a Modica

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Tra gli aspetti del nuovo bilancio di previsione 2014 che interessano direttamente i modicani (e soprattutto le loro tasche) c’è quello del nuovo sistema dei tributi locali, che risulta completamente rivoluzionato rispetto all’anno scorso: a parte l’Imu, da quest’anno ci saranno Iuc, Tari e Tasi.
La Iuc è in verità l’imposta unica comunale che le racchiude tutte. L’Imu resterà quale componente patrimoniale della Iuc, per coloro che possiedono immobili oltre la prima casa: le aliquote resteranno le stesse dello scorso anno (8,6 per mille per le seconde case).

La Tasi, tassa sui servizi indivisibili, è il contributo riferito ai servizi comunali: la pagheranno sia il possessore sia l’utilizzatore degli immobili. Il Comune di Modica ha scelto di semplificare estremamente l’applicazione della Tasi, fissando un’aliquota media e generalizzata dell’1,85 per mille (il minimo previsto dalla legge sarebbe stato zero, il massimo 3,3): “In modo da garantire la partecipazione di tutti i contribuenti al pagamento dei servizi indivisibili del Comune”.

La Tari sostituisce interamente la Tarsu, la tassa sui rifiuti, più o meno con gli stessi criteri: dovrà coprire interamente il costo del servizio e la pagheranno gli utilizzatori degli immobili. In questo caso l’Amministrazione ha annunciato di voler estendere le agevolazioni normalmente previste per anziani e disabili, anche a tutti i nuclei familiari con un reddito inferiore a 10 mila euro l’anno (o a 15 mila euro nel caso in cui il nucleo familiare sia composto da più di 5 persone).

“Continueremo la lotta all’evasione in modo da fare pagare tutti e un po’ di meno”, ha spiegato il sindaco Ignazio Abbate, che punta a incrementare le percentuali di effettiva riscossione dei tributi: “Le abbiamo già portate sopra il 60% ed è sulla base di questi dati reali che abbiamo costruito il bilancio e dunque anche le previsioni di spesa”.
Un’impostazione che tuttavia non convince affatto l’opposizione e in particolare il consigliere comunale di Sel Vito D’Antona, che dichiara: “Ancora una volta, come denunciato da anni, in modo azzardato vengono previste nuove maggiori entrate di Imu, di Ici e di Tarsu relative ad anni passati per 4 milioni e 600 mila euro, che si aggiungono ai 9 milioni già iscritti tra i crediti ma ancora non riscossi, dei quali 4 milioni inseriti da questa Amministrazione solo qualche mese fa”.

“Ci appare fortemente azzardato” continua il consigliere D’Antona: “appostare tutte queste somme in presenza di un andamento delle riscossioni per tributi degli anni precedenti che nei primi cinque mesi dell’anno non va oltre il cinque per cento delle somme iscritte ed in presenza di una crisi finanziaria che attanaglia famiglie e imprese, prive di liquidità. Il sindaco e la sua Amministrazione sottovalutano il fatto che il Comune di Modica ha ancora in corso di esame un Piano di riequilibrio alla Corte dei Conti per il quale continuano a pervenire richieste di chiarimenti.
Il nostro parere è che se il documento presentato dall’Amministrazione non verrà radicalmente modificato in Consiglio comunale, potrebbe ulteriormente aggravare la già precaria situazione finanziaria”.

[Fonte: La Sicilia]