“Quanto tempo sprecato senza occuparsi delle antenne”. In consiglio si litiga sul piano Polab

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Se è filata liscia come l’olio ed è stata approvata all’unanimità la prima delle quattro mozioni all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di ieri – quella sul “potenziamento del controllo del territorio a seguito degli atti criminosi che si sono verificati a Modica nelle ultime settimane” – ben più spinoso è stato l’esame della seconda mozione, presentata a firma congiunta da consiglieri di maggioranza e opposizione, sull’implementazione del Piano Polab che riguarda la collocazione delle antenne di telefonia mobile nel territorio comunale. A relazionare sulla mozione è stato, in prima battuta, il primo firmatario, Andrea Rizza: “Chiediamo – ha spiegato -all’amministrazione di predisporre gli atti per l’implementazione del Piano e a relazionare in Consiglio su quante richieste di installazione di impianti sono giacenti presso gli Uffici, sugli impianti già installati che siano conformi e su quelli ancora in contrasto con il piano attualmente vigente”. L’assenza in aula del sindaco, tuttavia, ha acceso la miccia della polemica, dato che i firmatari dalle fila dell’opposizione. A rassicurare tutti è stato l’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo: “Sappiamo che il piano Polab del 2006 è ormai vetusto, non tiene conto dello stato di fatto e non è più in grado di regolamentare al meglio lo sviluppo che c’è stato negli ultimi anni. Per questo siamo tutti convinti della necessità di questa mozione”. “Ma noi – hanno replicato i consiglieri di opposizione, in particolare il capogruppo del Pd Carmelo Cerruto – ci saremmo aspettati che l’assessore Belluardo avrebbe dato tempi certi per portare in aula tutti i dati: questa è una materia in cui vige il silenzio assenso e ogni giorno che perdiamo rischia di far spuntare una nuova antenna nel nostro territorio”. “Ma questa è solo polemica per la polemica – ha ribattuto dalla maggioranza Piero Covato – perché quando l’amministrazione sarà pronta, sarà anche disponibile ad accogliere le domande e i contributi di tutti e trenta i consiglieri, in particolar modo su una materia condivisa da tutti”. “Invece la verità – ha replicato ancora Andrea Rizza, dall’altra parte dell’aula – è che da aprile a oggi, su questo argomento non c’è stato nemmeno un atto. Per questo sentirci ancora dire che si sta lavorando equivale a prenderci in giro”. Scaramucce a parte, alla fine anche questa mozione è stata comunque approvata all’unanimità. 

[Fonte: La Sicilia]