Basta Mare Nostrum, comincia Frontex plus. Ma l’emergenza migranti continua

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Da novembre del 2014 l’operazione di pattugliamento del Canale di Sicilia chiamata Mare nostrum sarà sostituita da una nuova operazione dell’agenzia europea per il controllo delle frontiere Frontex. Si chiamerà Frontex plus.
La decisione è stata annunciata mercoledì 27 agosto a Bruxelles dal ministro dell’Interno italiano Angelino Alfano e dalla commissaria europea per l’interno e l’immigrazione Cecilia Malmström.

Mare nostrum è cominciata a ottobre del 2013 dopo il naufragio di due imbarcazioni a pochi chilometri dalle coste di Lampedusa. Nel naufragio sono morte 366 persone.
Dall’inizio dell’operazione sono stati salvati 115.420 migranti. Gli scafisti fermati sono stati 271.

Mare nostrum è destinata a essere sostituita da Frontex plus, oggi abbiamo gettato la base per realizzare questa operazione”, ha detto Alfano al termine del vertice a Bruxelles. “Mare nostrum è nata come operazione di emergenza e a tempo. Se vi è il presidio del Mediterraneo da parte dell’Unione Europea, come abbiamo sempre chiesto, e quel presidio è più forte di come lo era il giorno della tragedia di Lampedusa nell’ottobre scorso, quella protezione della frontiera marittima sarà più solida che in passato e questa è l’operazione Frontex plus” ha spiegato il ministro.

Da parte sua, la Malmström ha ricordato che l’Italia: “Ha fatto un immenso lavoro” con l’operazione Mare Nostrum “salvando migliaia di persone”, ma questo “è uno sforzo che l’Italia non può compiere da sola”.
“Dobbiamo tenere presente” ha continuato la commissaria Ue, che Mare Nostrum è stata una risposta ai terribili eventi di Lampedusa dello scorso ottobre, era un’operazione di emergenza”.
“Aspetto che tutti gli Stati membri contribuiscano” e “personalmente farò tutto quello che è in mio potere per assicurare che tutti gli Stati membri possano dare assistenza a Frontex», ha proseguito la commissaria precisando che “dei 28 Stati membri dell’Unione europea solo 10 accettano profughi in cifre importanti“. “Spero che l’Italia, anche come presidenza dell’Ue, possa spingere per trovare più fondi per il bilancio Frontex”, ha concluso.

Che l’Italia e la Sicilia, non potessero essere lasciate sole a far fronte alla crisi dell’immigrazione l’aveva detto anche martedì l’Onu. “Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti”, aveva dichiarato il portavoce delel Nazioni Unite Stephane Dujarric invocando uno “sforzo internazionale”.
Nonostante il numero imponente di navi militari ed aerei che pattugliano il Canale di Sicilia, le vittime si contano a migliaia: secondo l’Unhcr 1.889 persone sono morte nel Mediterraneo nel 2014, 1.600 delle quali dall’inizio di giugno. Solo da venerdì a domenica si è avuta notizia di tre naufragi: circa 250 migranti sono morti a ridosso delle coste libiche, che sono state ricoperte di cadaveri; altre 18 persone sono state trovate morte su un barcone e 24 sono i corpi recuperati dopo l’affondamento di un peschereccio domenica sera, anche se si stima che i dispersi, in quest’ultimo caso, siano “un centinaio”.

Questo è il video di alcuni giovani reporter dell’ultimo sbarco a Pozzallo, il 26 agosto:

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