A Modica, il Piano di Abbate riesce a metà: “La nostra scelta resta valida”

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Cade, con il parere negativo del Collegio dei Revisori dei Conti, una delle due gambe su cui poggiava la bozza di rimodulazione del Piano di riequilibrio arrivata ieri all’esame del Consiglio comunale, più per una questione formale che sostanziale.

La proposta dell’Amministrazione, infatti, oltre ad adempiere all’obbligo di rimodulare il Piano entro i 60 giorni (che scadevano proprio ieri) dalla ricezione dell’anticipazione di liquidità ottenuta dalla Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento dei debiti pregressi (la seconda, per il Comune di Modica, pari a poco più di 24 milioni di euro), era orientata ad assumere all’interno delle previsioni del riequilibrio, il risparmio di oltre 6 milioni di euro derivante dalla decisione di avviare i prepensionamenti per 79 dipendenti comunali: un risparmio che, nella volontà del sindaco Abbate, avrebbe consentito di restringere i tempi del ripiano dei debiti, anticipandoli dal 2021 al 2019.

Ma questa prospettiva non ha trovato d’assenso del Collegio dei Revisori, non perché la previsione in sé non fosse fondata, ma perché l’iter relativo ai prepensionamenti non è ancora stato portato al perfezionamento. Perché ciò avvenga, infatti, sono necessarie le certificazioni da parte dell’Inps sui requisiti dei 79 dipendenti in questione, affinché non vi sia alcun dubbio sulla possibilità di accompagnarli alla pensione.

“Ci sarà tutto il tempo” ha detto il presidente del Collegio Anna Maria Aiello “per rilevare l’impatto positivo di questi risultati, nel momento in cui saranno effettivamente concretizzati, sul rendiconto di gestione dell’anno 2014, e riportarli poi nel Piano di riequilibrio”.
Da approvare, dunque, è rimasto al Consiglio solo l’arrivo e l’ammortamento, con relativi interessi, dei 24 milioni di prestito: poco più che una presa d’atto, peraltro nell’ultimo giorno utile per formalizzarla.

“Ma se siamo arrivati all’ultimo giorno” ha detto il sindaco Ignazio Abbate, rispondendo anche ad un commento in proposito del consigliere Vito D’Antona: ” è proprio perché fino all’ultimo giorno abbiamo sperato di poter ricevere le certificazioni dall’Inps e quindi provvedere all’approvazione della delibera per intero.
Resta valida la bontà della nostra scelta, dato che siamo uno dei pochi Comuni d’Italia ad aver avviato prepensionamenti di questa portata, e restano validi gli effetti positivi che avrà sul bilancio, di cui certamente resterà traccia all’attenzione della Corte dei Conti e della Commissione ministeriale che dovrà valutare il piano.
Una volta ricevuta la documentazione, riavvieremo l’iter di rimodulazione e riporteremo la delibera in Aula, anticipando al 2019 la conclusione del riequilibrio, con grande beneficio per il Comune e per la città per gli anni successivi”.

[Fonte: La Sicilia]