Meno 13 all’apertura del ponte. La pazienza dei modicani è in riserva

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Coi primi giorni del mese di settembre è scattato il conto alla rovescia: sul Ponte Guerrieri gli operai hanno gli ultimi quindici giorni di tempo per finire i lavori, altrimenti si rischia la rivolta popolare.

La pazienza dei modicani rispetto alle condizioni estenuanti del traffico, ora che tutti sono tornati dalle ferie e i negozi hanno rialzato le saracinesche, è in riserva.
Non c’è altra soluzione, se non quella di mantenere la promessa che tutti – dal sindaco Ignazio Abbate, in occasione dei suoi numerosi sopralluoghi, al deputato nazionale di Ncd Nino Minardo, ai dirigenti dell’Anas, per loro tramite, in occasione dei numerosi contatti avuti – hanno ribadito ai modicani: i lavori procedono secondo la tabella di marcia e i tempi saranno rispettati, hanno detto sempre.

La data cerchiata sul calendario è quella del 15 settembre: se la sono segnata i modicani. Ma non solo, dato che a subire le conseguenze della chiusura del Ponte sono anche tutti coloro che normalmente attraversano il circuito extraurbano della città per andare da una parte all’altra della provincia, dall’autostrada verso Ragusa a viceversa (ai mezzi pesanti, peraltro, è stato vietato l’ingresso nel centro storico di Modica e consentito il passaggio solo dalle strade di campagna o dalla litoranea).

Il 17 settembre è prevista la riapertura delle scuole e per quella data non sarebbe possibile pensare di mantenere inalterata la viabilità, qualora il Ponte per qualche motivo non dovesse essere riaperto. Per un ritardo di qualche giorno, si fa già strada la peggiore delle ipotesi, ovvero quella di ritardare anche l’apertura delle scuole pur di non far precipitare la viabilità cittadina nel caos assoluto. 
A deporre in favore di una prospettiva più ottimistica, c’è il fatto di poter vedere il cantiere costantemente operativo e gli operai in azione anche il sabato, come lo sono stati a luglio e ad agosto, tutti i giorni, tranne la domenica e Ferragosto.

Gli interventi di manutenzione previsti dall’appalto dell’Anas, il cui importo totale ammonta a circa 900 mila euro, sono il recupero conservativo delle parti ammalorate dell’impalcato (travi e soletta), la sostituzione dei cordoli, dei guardrail e delle reti di protezione antiscavalco e la sostituzione di tutti i giunti.
Resta, alla fine di tutto (persino della rabbia e della stanchezza degli automobilisti che ogni giorno devono fare su e giù da una parte all’altra di Modica, raddoppiando i tempi di percorrenza rispetto alle situazioni normali), la consapevolezza che i lavori di manutenzione in corso sul Ponte Guerrieri non erano più rinviabili per ragioni di sicurezza: da quando è stato costruito, il viadotto non era stato mai sottoposto a interventi così radicali e appena poche settimane prima dell’apertura del cantiere alcuni blocchi di cemento si erano staccati dalla parte sottostante, precipitando su via Fiumara.

[Fonte: La Sicilia]