Timore malattie infettive, allo scalo di Comiso. E l’aereo Lauda Air lascia a terra 180 migranti

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Immagine di repertorio

Il timore del contagio di malattie infettive ha impedito domenica 9 novembre il trasferimento in aereo di 180 immigrati da Comiso (Ragusa) a Bologna.

Lo riferiscono molti media on line, tra cui i siti LaSicilia e Repubblica Palermo, che riporta anche una nota il sindacato di polizia Consap, secondo il quale il pilota del velivolo noleggiato per il viaggio e appartenente alla compagnia austrica Lauda Air, non ha ritenuto valide le certificazioni mediche rilasciate dall’Asp di Agrigento e dal Centro di prima accoglienza di Pozzallo e ha negato l’imbarco dei 180 profughi.

Gli stranieri, originari di Ghana, Burkina Faso, Nigeria e Gambia, provenivano da strutture di Agrigento e sarebbero dovuti partire alla volta di Bologna.
Le certificazioni mediche rilasciate dall’ASP di Agrigento e dal C.P.A. di Pozzallo sarebbero state ritenute non idonee dal comandante. L’aereo della compagnia austriaca se ne sarebbe così ripartito vuoto da Comiso.
Dopo alcne ore un altro volo, di una diversa compagnia, ha permesso a migranti e poliziotti di potere raggiungere finalmente Bologna, verso le 22.

Dopo alcne ore un altro volo, di una diversa compagnia, ha permesso a migranti e poliziotti di potere raggiungere finalmente Bologna, verso le 22.

“Tutto questo è intollerabile”, denuncia Igor Gelarda, dirigente nazionale e segretario regionale della Consap Sicilia. “Vorremmo proprio sapere se (e ci muoveremo per far presentare una interrogazione parlamentare in merito) questo viaggio a vuoto lo stiamo comunque pagando. Ovviamente”, dice il sindacato, “anche da un punto di vista umano è stato avvilente sia per i poliziotti, che sono stati impegnati in un turno continuativo di 20 ore, in condizioni di stress psicofisico notevole. Anche perché dopo alcune ore la tensione dei migranti è cominciata a salire, stanchi di attendere, affamati ed assetati“.