Sequestrata dai Carabinieri un’altra discarica abusiva di oltre 10.000 mq, a Scoglitti

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Nell’ambito del progetto denominato “MIAPI”, Monitoraggio e Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate, indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e dei controlli predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa, finalizzati a prevenire e reprimere reati di natura ambientale, una task force costituita dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Palermo e da quelli della Compagnia di Vittoria ha ispezionato tra il 10 e il 12 novembre, un’area privata di oltre 10.000 mq, situata in Contrada Resinè, rinvenendo di fatto una vera e propria discarica abusiva per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali, sequestrandola.

Ecco il bilancio dell’indagine nel comunicato del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa:

In particolare, grazie al contributo tecnico-specialistico del reparto di Palermo, e al profondo e attento monitoraggio del territorio di competenza da parte dei militari della Stazione di Scoglitti, si è avuto modo di rinvenire nella citata contrada 3 consistenti cumuli di rifiuti, costituiti da terre e rocce da scavo di riporto, nonché da demolizione sfabbricidi/inerti, ricoperti da vegetazione, per un’altezza di circa 8 metri ciascuno, segni questo di un’attività illegale di sbancamento effettuata già da diversi anni.
Inoltre, sono stati rilevati appezzamenti di superfici interessate da ceneri e residui di combustione di rifiuti plastici, provenienti dalle serre agricole adiacenti, che sono state quindi sottratti al regolare smaltimento. L’accumulo delle materie plastiche, ed in particolare la loro combustione, provoca lo sversamento nel terreno di liquidi e sostanze altamente nocive quali le diossine e i policlorobifenili, che possono inquinare il suolo e le relative falde acquifere, mentre nell’aria si liberano idrocarburi policiclici altamente inquinanti.

I due vittoriesi proprietari dei terreni adibiti a discarica, illecitamente istituita, B. S., 85enne, e B. D., 23enne, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dinanzi alla quale dovranno rispondere dei reati di smaltimento illecito di rifiuti speciali con emissioni diffuse in atmosfera di polveri e realizzazione di discarica abusiva.

L’intera area, di oltre 10.000 metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro e sono tuttora in corso accertamenti di natura tecnica finalizzati all’individuazione di corpi metallici nel sottosuolo al fine di accertare il livello e la gravità dell’inquinamento prodotto: le indagini, pertanto, sono suscettibili di ulteriori sviluppi.
Analoghi controlli in materia ambientale, da parte dell’Arma dei Carabinieri, proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la provincia di Ragusa.