I nuovi arrivi nel PD modicano: Colombo e Caruso ingrossano il gruppo consiliare

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Da martedì 9 sera, il gruppo consiliare del Partito Democratico di Modica passa da tre a cinque componenti, con una new entry abbastanza prevedibile – quella del consigliere Michele Colombo, eletto nella lista Megafono di Crocetta, che in tutta la Sicilia va confluendo nel partito di Renzi – e un’altra della quale nelle ultime settimane non erano mancate avvisaglie: quella del consigliere Andrea Caruso, che poco tempo fa si è dichiarato indipendente da “Fare Modica”, di cui era capogruppo, e man mano ha preso le distanze dalla maggioranza, seppur non espressamente dal sindaco, “nei confronti del quale”, ha assicurato: “manterrò la mia stima personale“.

Il coordinamento cittadino del Partito Democratico aveva, già venerdì scorso, ratificato all’unanimità l’ingresso dei due nuovi componenti, che ieri hanno ufficializzato il passaggio in Aula, scatenando l’immancabile polemica sui “cambi di casacca”.
“Le motivazioni che mi hanno spinto a fare questa scelta sono esclusivamente politiche e ringrazio il coordinamento cittadino per aver accettato la nostra richiesta di fare ingresso nel Pd”, ha dichiarato Michele Colombo.
“Giustifico”, ha dichiarato inoltre Caruso: “questa scelta, alla luce del fatto che ritengo che l’appartenenza ad un partito sia una necessità: è infatti questo l’unico luogo di democrazia in cui si può confrontare con gli altri liberamente, esprimendosi nel confronto e nella dialettica, possibilità che mi è mancata nella prima parte del mio impegno in quest’”ula”.

Un riferimento, quello di Caruso, nemmeno troppo velato ai “metodi” della maggioranza, su cui il sindaco Abbate ha voluto rispondere personalmente: “Ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma devo ricordare al consigliere Caruso, augurandogli buon lavoro nelle fila di quello schieramento contro il quale si era candidato, che lui stesso ha contribuito alla nostra vittoria per realizzare il programma scelto dai cittadini e che alla sua elezione ha contribuito l’impegno di tutta la sua lista e di tutta la nostra coalizione. Per noi, ma evidentemente non per tutti, certi patti con gli elettori continuano a essere importanti“.

Caruso, nella sua replica, non ha potuto fare a meno di ricordare i cambi di casacca del sindaco, dai Ds all’Udc. “La mia ultima tessera di partito è stata nei Ds”, ha replicato piccato Abbate, scatenando la reazione del consigliere D’Antona e un battibecco che ieri sera ha ritardato di parecchio l’esame del vero punto importante all’ordine del giorno: la verifica degli equilibri di bilancio nel mese di novembre.