Il bilancio della normalità: Comiso fuori dal dissesto entro il 2015

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Ottenuto il riequilibrio di bilancio, il Comune di Comiso può guardare al futuro “da una posizione di normalità, contando di uscire dalla condizione di dissesto entro il 31 dicembre 2015“.

Questo almeno è quanto annuncia il vice sindaco e assessore al Bilancio, Gaetano Gaglio, a margine della conferenza stampa che ha tenuto, insieme al sindaco Filippo Spataro, a Palazzo di Piazza Fonte Diana.

Vero è che le aliquote e le tasse resteranno, fino a quella data, al livello massimo ma, per esempio, la pianta organica potrà, di fatto, essere rimodellata e non tagliata: sono queste le più importanti novità previste dal >documento che il Ministero dell’Interno ha formalizzato prima alla Prefettura e al Comune. Di fatto, grazie ai bilanci stabilmente riequilibrati, Comiso potrà avviare la normalizzazione, seguendo operazione non indolori, secondo queste tempistiche e modalità.

TEMPI E BILANCI
“Abbiamo 30 giorni, a partire dal 9 dicembre”, chiarisce Gaglio: “per approvare i bilanci preventivi 2011, 2012 e 2013. Considerando le Feste natalizie, non crediamo ci sano difficoltà nel farlo nel Consiglio comunale del 29 dicembre 2014”.
A seguire, ed è sempre l’assessore Gaglio a parlare: “Per approvare i bilanci che ancora mancano, ossia i consuntivi 2011, 2012, 2013 3 il preventivo del 2014, ci vengono concessi 60 giorni di tempo. Significa che possiamo arrivare al 5 febbraio, ma visto il regolamento del nostro Consiglio, dobbiamo convocare la seduta per il 20 gennaio 2015. Avendo predisposto tutte le carte, non credo che ci saranno particolari problemi”.

IL PERSONALE DELL’ENTE
“Notizia molto positiva”, dice ancora Gaglio: “la commissione ministeriale non ci ha chiesto la rideterminazione della pianta organica, che può rimanere di 249 unità. Questo ci darà la possibilità di avviare il piano di assorbimento dei 47 ex precari, il cui destino era legato proprio a questa decisione. Attualmente l’ente ha 229 dipendenti: quindi possiamo avviare gradualmente le assunzioni”.
Sulle scelte dell’ente, però, pesano altre condizioni: la Commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli enti locali, “impone pure la retroattività delle aliquote massime fin dai tributi del 2011. Il che comporta”, specifica l’assessore: “problemi, non secondari, dal punto di vista legale, politico e della riscossione”.

IL PAGAMENTO DEI DEBITI
Tornando a essere Comune “come altri”, conferma Gaglio: “torniamo anche noi ad avere la possibilità do contrarre mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Un prestito già accesso, pari a 15 milioni di euro, servirà per pagare creditori e fornitori, entro la data del 31 dicembre 2015. Per cui se tutti i creditori accetteranno di ricontrattare il debito, potremmo anche ridurre prima la massa passiva. Se invece non tutti accetteranno, potremmo far ricorso a un altro prestito di circa 10 milioni, concessoci dalla Regione Sicilia”.

STOP DISSESTO AL 31 DICEMBRE 2015
Tutti passi di un percorso lungo e, “oneroso, per tutti”, che finalmente sta portando il Comune fuori dal tunnel del pre-dissesto.
“Un risultato davvero miracoloso, dato che abbiamo dovuto lavorare in condizioni difficilissime, su esercizi già ampiamente conclusi. Ma finalmente così potremo amministrare anche noi come tutti gli altri Comuni e non più in esercizio provvisorio prolungato. Avanti così e smetteremo di essere un Comune in dissesto entro il 31 dicembre 2015. Per la gioia dei nostri concittadini”.