Centro polivalente Feliciano Rossitto: una grande casa della cultura a Ragusa

16

Potrebbe essere stata una delle ultime conferenze stampa convocate in via Ducezio, presso la tradizionale sede del Centro Studi “Feliciano Rossitto”.

Stamane il presidente Giorgio Chessari, affiancato dagli esponenti locali della “triplice” e supportato da una sala piena di soci e sostenitori dell’ente culturale, ha illustrato il progetto che in 7 mesi consegnerà alla città di Ragusa una struttura polivalente dedicata alla cultura prima di tutto.

Il prossimo 5 marzo si svolgerà la cerimonia di posa della prima pietra, all’interno del terreno comunale sito in via Ettore Majorana, angolo via Giorgio La Pira. Palazzo dell’Aquila nel 2009 ha concesso il terreno in concessione per 99 anni al Centro, che con un ingente sforzo finanziario si sta impegnando nelle opere di urbanizzazione previste dal PRG. Un progetto che, per il primo stralcio, costerà 600 mila euro al netto dell’IVA.

A fare i “conti”, Giorgio Chessari, il quale ha spiegato che è stata fatta una gara, aggiudicata dall’impresa Edil Groupama di Taranto. “I lavori per la costruzione del primo stralcio del Centro polivalente per la cultura, la scienza, l’arte, il teatro, il lavoro, la solidarietà, la pace, intitolato a Feliciano Rossitto sono già cominciati”, ha sottolineato l’onorevole Chessari: “e verranno completati entro 7 mesi. Parliamo al presente“, sottolinea: “non al futuribile”.

I fondi a disposizione partono dall’immobile di proprietà del Centro, valutato 250mila euro dall’impresa che ha presentato la migliore offerta. “Per il resto”, ha continuato Chessari: “abbiamo già tutto pronto per accendere un mutuo, speriamo di non oltre 200mila euro. Ovviamente intraprenderemo una corposa campagna di raccolta fondi, che parte dal 5 per mille delle imminenti dichiarazioni dei redditi, dalla ricerca di fondi strutturali comunitari sia attraverso la Regione siciliana che rivolgendoci direttamente a Bruxelles. Grande aiuto ovviamente dalla organizzazioni territoriali come le cooperative ed i sindacati”. E proprio i rappresentanti iblei di CGIL, CISL e UIL (Giovanni Avola, Cettina Raniolo e Giorgio Bandiera) hanno confermato il grande interesse a partecipare economicamente all’iniziativa, anche perché il secondo stralcio progettuale prevede la realizzazione del Centro mediterraneo per il progresso del lavoro. Progetto che, hanno assicurato nel corso dell’incontro i rappresentanti sindacali, è già al vaglio dei rispettivi segretari nazionali.

Tornando al presente, il primo stralcio della nuova struttura dedicata a Feliciano Rossitto prevede spazi culturali per oltre 700mq, dentro un immobile di 30mt di lunghezza per 15 larghezza, pian terreno e primo piano. Ci sarà una sala pluriuso di 300 mq, pronta ad ospitare 182 poltrone ed un palcoscenico lineare di 12 per 6 mt. “In città non c’è attualmente una struttura simile”, afferma Chessari: “che consente di rispettare la vigente normativa”.
Di fianco a questa, ci sarà uno spazio per la biblioteca del Centro studi in grado di contenere 30mila volumi. Inoltre ci saranno le sale per uffici, di lettura, qualche sala per potere accogliere esposizioni e mostre.

È chiaro l’impegno dei privati“, conclude Chessari: “che per la prima volta si impegnano a realizzare un’opera secondaria di urbanizzazione al posto del Comune. Un fatto storico in tutto il Paese, non solo in Sicilia. Contiamo di coinvolgere più cittadini ed investitori possibili, pronti a spendersi per la cultura. Mi preme sottolineare che siamo un ente senza scopo di lucro, qualora la nostra associazione dovesse sciogliersi non si sarebbe una spartizione del patrimonio ma tutto andrebbe al Comune o alla Regione”.

Nessun dubbio, ove qualcuno ne avesse, sulla bontà dell’operazione che, come ha sottolineato nei ringraziamenti il presidente Chessari, si avvale della prestazione gratuita di moltissimi professionisti ragusani. Avvocati, architetti, ingegneri e geometre che hanno contribuito alla realizzazione del progetto esecutivo e che continueranno a impegnarsi nello svolgimento dei lavori in cantiere.