Ragusa: royalties ed estrazioni, Agosta e Stevanato (M5S): “Ecco cosa vuol dire essere contrari”

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Ha suscitato, com’era prevedibile, una serie di prese di posizione l’intervento del dirigente regionale del PD, Peppe Calabrese, sulle royalties e le trivellazioni.

A dire la loro, oggi, sono i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di Ragusa, Massimo Agosta e Maurizio Stevanato, che rivendicano il ruolo del loro gruppo politico nell’aumento degli introiti per le casse del comune, difendono la bontà dei progetti che, con i milioni in arrivo da Palermo, potranno prendere vita e spiegano cosa voglia dire, in realtà, essere contrari alle estrazioni petrolifere.
Queste le loro dichiarazioni.

“Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle di Ragusa ripetute volte si è espresso sulle estrazioni petrolifere, dichiarando la propria contrarietà”.
E’ quanto sostenuto dai consiglieri Massimo Agosta e Maurizio Stevanato rispetto i richiesti chiarimenti che giungono dall’ex consigliere e dirigente regionale del Pd, Giuseppe Calabrese.
“L’utilizzo delle royalties erogate dalla Regione e accreditate al Comune di Ragusa sarà compiuto in modo programmato e strutturato. L’entità delle somme, di oltre venti milioni di euro, è stata resa possibile grazie anche all’emendamento che porta la firma del gruppo del Movimento Cinque Stelle alla Regione che ha raddoppiato la percentuale di accreditamento, dal 10 al 20%, proprio per avere un ristoro compatibile con ciò che le estrazioni producono. Dal canto proprio il Comune di Ragusa ha già inserito undici milioni di euro nella proposta di delibera del piano triennale delle opere pubbliche, a breve in discussione in aula, per giungere alla realizzazione di numerosi progetti, di cui già si è ampiamente parlato, che rientrano nell’ordinario e anche nello straordinario. Noi, a differenza di precedenti amministrazioni, nella predisposizione del piano triennale non abbiamo scritto il libro dei sogni ma abbiamo inserito, in base alla copertura finanziaria, progettualità concretamente realizzabili nel corso delle annualità prese in esame, dunque nei prossimi tre anni. Detto ciò, è intenzione del gruppo consiliare proporre una ripartizione delle restanti somme accreditate dalla Regione in materia di royalties, da investire in progetti ed iniziative di tutela del territorio e dei beni paesaggistici ricadenti nel territorio comunale di Ragusa.
Essere contrari alle estrazioni petrolifere – hanno proseguito i due consiglieri pentastellati – vuol dire non dare ulteriori autorizzazioni, rispetto gli impianti già esistenti. Vuol dire non abusare ulteriormente del sottosuolo e stoppare tutto ciò che ne segue, anche se sappiamo si tratti di sistemi testati e sicuri. Ma questo è un aspetto che non rientra nel nostro programma. Essere ‘talebani’, ossia rifiutare a priori qualunque tipo di collegamento con le estrazioni petrolifere e con le royalties che ne derivano, sarebbe soltanto un atteggiamento sciocco e contro producente che il Comune di Ragusa non può certo permettersi. Inoltre vogliamo ricordare che proprio lo scorso anno le somme introitate dal Comune con gli accreditamenti da parte della Regione per le estrazioni petrolifere sono state in gran parte utilizzate per non far pagare la Tasi ai cittadini e garantire servizi di assistenza, come invece non è avvenuto in altre realtà anche del territorio provinciale. Dunque – hanno concluso i consiglieri Agosta e Stevanato – proseguire in discussioni di lana caprina su posizioni per noi chiare, diventa inutile, strumentale e soprattutto si rischia di dare informazioni fuorvianti. Noi siamo per il mantenimento e la salvaguardia dei luoghi e dell’assetto paesaggistico esistente. Allo stesso modo, siamo per un utilizzo delle somme ricavate dalle royalties di precedenti autorizzazioni che abbiano una valenza sulla progettualità in tema di opere pubbliche, sul mantenimento e rafforzamento dei servizi assistenziali e sulla possibilità di rimpinguare capitoli che hanno a che fare con l’ambiente e con il territorio”.