Quella Iblea è una provincia che fa buon sangue. Lo dicono i numeri in crescita dell’Avis

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L’Avis provinciale fa il punto della situazione, analizzando le attività del 2014 (qui il .pdf), confrontando i dati di crescita rispetto al 2013 e valutando i progetti per il 2015. Domenica 15 marzo a Scoglitti si è svolta la trentasettesima assemblea degli associati Avis del comprensorio ragusano.

I 135 delegati, in rappresentanza di 23.014 soci (numero che è cresciuto per l’esattezza di 1.327 unità rispetto all’annualità 2013) e delle 13 sezioni Avis territoriali, hanno dibattuto ed approvato i temi all’ordine del giorno. Tra i principali certamente la relazione del Consiglio Direttivo svolta dal presidente provinciale Salvatore Poidomani, sia gli strumenti di programmazione economica e finanziaria, ovvero il Bilancio consuntivo del 2014 ed il Bilancio preventivo per il 2015.

La relazione del direttore sanitario, affidata al dottor Giovanni Garozzo, ha evidenziato anche quest’anno un sostanzioso aumento del numero delle donazioni, pari a 34.904 (e quindi un incremento di oltre il 5%, in cifre di 1.683 unità rispetto al 2013). Il valore di questi risultati è facilmente misurabile attraverso la comparazione con i parametri fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’organismo internazionale prevede la copertura dei fabbisogni ematici di una popolazione con 40 unità di sangue e 12 litri di plasma ogni 1000 abitanti. Nel territorio di riferimento dei dodici Comuni iblei, questi indici sono pari a 110 donazioni e 34 litri di plasma ogni 1000 abitanti.

Piena soddisfazione pertanto per i risultati ottenuti ma anche grande compiacimento per il conseguimento dell’accreditamento delle tredici Unità di Raccolta della struttura Avis provinciale, un obiettivo strategico per l’organizzazione ragusana che allinea il sistema locale alle prescrizioni europee.

Infine, l’assemblea dei 135 delegati ha espresso un convinto apprezzamento anche per il significativo sforzo fatto dall’Avis provinciale per le attività di comunicazione, per la creazione di importanti strumenti di rendicontazione sociale e di lettura dell’attività svolta come il Bilancio di missione e l’Osservatorio sul dono del sangue nelcomprensorio, nonché per le campagne promozionali, i seminari e le attività di formazione che hanno riguardato vari ambiti dell’interesse associativo, soprattutto quello che ha come riferimento la scuola ed i giovani.

Uno sforzo, che è stato sottolineato dai relatori nel corso dell’assemblea di Scoglitti, andrà incrementato. I giovani ragusani rappresentano i futuri donatori, un patrimonio da non disperdere per perseguire quegli obiettivi di eccellenza che vede l’Avis ragusana da anni protagonista in Sicilia ed in Italia.

[ Fonte: La Sicilia ]