Il 112, sarà il nuovo numero europeo, ma la Sicilia è sempre in ritardo

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La Sicilia, come al solito, è in ritardo. Ma la strada è ormai tracciata.

Anche l’Italia avrà un numero unico per le emergenze: il 112 sostituirà tutti gli altri, in linea con le richieste che, ormai da anni, l’Europa avanza. Andranno in pensione il 113, il 115 e il 118. La novità è arrivata con un emendamento alla riforma della Pubblica Amministrazione, che ha ottenuto il via libera della commissione Affari Costituzionali al Montecitorio.

“Ci sarà una sala operativa a livello regionale – spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Ragusa, Sigismondo Fragassi – nella quale confluiranno tutte le chiamate e poi l’operatore della regione le smisterà a seconda delle competenze. C’è stata già una prima riunione e si va in questa direzione”.

Già in altre regioni d’Italia, come in Lombardia, è iniziata la sperimentazione. In  Sicilia, invece, tutto questo avrà un percorso più lungo. Una riforma che non manca tuttavia di suscitare qualche perplessità, dato che questo “call center laico”, come viene chiamato, dovrà avere un’adeguata preparazione e dovrà essere efficiente sia in termini di tempi che di risposte. Cose delle quali, al momento, non c’è alcuna certezza.