“L’assassino di Loris è l’ex Vescovo di Agrigento”, la Polizia ha denunciato un mitomane

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Mitomane

La Squadra Mobile di Ragusa ha individuato e denunciato un mitomane pachinese di 55 anni, che aveva organizzato una messa in scena, a dir poco incredibile, per incontrare il padre del piccolo Loris Stival. Adesso dovrà rispondere di calunnia, interruzione di pubblico servizio, falso materiale, sostituzione di persona ed usurpazione di titoli.

Tempo fa, l’uomo aveva lasciato una lettera sul balcone di un vicino di casa della famiglia del bambino, a Santa Croce Camerina, per farla arrivare a Davide Stival. Il contenuto della lettera era particolarmente inquietante perché diceva di essere un appartenente alle Forze dell’Ordine e di volerlo incontrare alla villa comunale di Vittoria per rivelargli il nome del vero assassino del figlioletto. Quella lettera, però, è finita nelle mani della Polizia e all’appuntamento si sono presentati gli uomini in borghese della Squadra Mobile che hanno individuato il 55enne intento, in un angolo, a guardare chi entrava, come se stesse aspettando qualcuno.

L’uomo si è rifiutato di fornire i documenti agli agenti che hanno, così, fatto scattare la perquisizione. Inquietante quello che la Polizia ha trovato all’interno del suo zaino: una maschera, una felpa con cappuccio, guanti, tuta ed una foto con tutte le generalità e gli incarichi ricoperti di Monsignor Ferraro, già vescovo di Agrigento. Tutta merce del cui possesso non ha saputo fornire alcuna spiegazione.

Condotto negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa, l’uomo ha provato a sminuire quanto commesso, poi si è lasciato andare ad un racconto inverosimile, accusando dell’omicidio proprio l’ex Vescovo di Agrigento, che è originario di Santa Croce Camerina. Se la Polizia non lo avesse fermato, ha detto, le sue intenzioni erano quelle di camuffarsi con quello che aveva nello zaino e di consegnare la foto di Monsignor Ferraro a Davide Stival, riferendo che l’assassino è il prelato e fuggendo.

Ultimato lo stranissimo interrogatorio, l’uomo è stato, come detto, denunciato e rimesso in libertà in quanto per tali reati non è previsto l’arresto. Il materiale trovato nello zaino è stato sottoposto a sequestro e verrà distrutto. Le indagini sono ancora in corso.