L’addio di Failla e Bellia al Modica Calcio. “Il progetto della modicanità? È un’utopia”

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Modica calcio sempre meno rossobù

Una lunga lettera, tra analisi e accuse, da parte degli ormai ex dirigenti del Modica Calcio, Pietro Bellia e Sebastiano Failla. Ne riportiamo alcuni stralci.

Il Modica Calcio prosegue la sua avventura. Abbiamo il piacere di comunicare agli sportivi modicani che è stato raggiunto un accordo con una cordata di imprenditori della Provincia che hanno la voglia e l’entusiasmo necessari per fare continuare la gloriosa storia rossoblù. A loro i nostri più sinceri auguri di ogni successo. Alla fine di questa esperienza vogliamo ringraziare quanti hanno voluto sostenere il Modica Calcio al di là e al di sopra delle persone e delle disponibilità: a questi, che hanno avuto sentimenti sinceri nei confronti del Modica, della sua tradizione e della sua storia, i nostri sentimenti di stima. Abbiamo affrontato due campionati di Eccellenza raggiungendo in entrambi i casi l’obiettivo che era in programma: la salvezza. Di più, davvero, non si poteva fare. Abbiamo raggiunto questi obiettivi a scapito delle nostre famiglie, del nostro tempo, del nostro impegno e della nostra tasca. Abbiamo raggiunto questi obiettivi subendo cattiverie gratuite, accuse ingiuste e menzogne immotivate. Ma tant’è. Questo attiene al cuore di ognuno di noi: molti altri ci hanno sostenuto ed incoraggiato, e a loro va il nostro ringraziamento ed il nostro plauso.  Abbiamo raggiunto questi obiettivi nonostante gli odi incancreniti e decennali che esistono nell’ambiente sportivo modicano: gente che gestisce piccoli orticelli e che si detesta per sgarri (spesso presunti o malintesi) di anni prima, salvo poi riappacificarsi per un pugno di dollari. Il progetto della modicanità? Un’utopia destinata ad infrangersi sui piccoli interessi di piccoli uomini e sulle loro miserie umane. Abbiamo raggiunto questi obiettivi nonostante qualche calciatore sfruttando la dabbenaggine e l’inesperienza di molti dei loro compagni e la miserabile convenienza di altri, ha agito scorrettamente nei confronti della Società e degli sportivi. Un’analisi più approfondita potrà fare emergere il contesto ambientale fortemente impoverito dalla crisi, la mancanza di volontà di molti ad impegnarsi in una cosa considerata poco seria (forse a ragione) come il calcio, le condizioni in cui la Società è stata rilevata dopo la gestione precedente; ed ancora le vicissitudini extra calcistiche che siamo stati, nostro malgrado, costretti a vivere, la mancanza di volontà politica di sostegno che ha fatto sì di aprire fronti inutili sotto il profilo della comunicazione”.

Dure critiche all’assessore allo Sport di Modica, Rita Floridia, per la sua “incapacità amministrativa”.

Una stoccata contro gli Ultras, ma anche contro il primo cittadino.

Al Signor Sindaco che un giorno di gennaio ha parlato di ‘incapacità di gestione’ diciamo di guardare in casa propria (che poi è la nostra, di tutti i modicani)”.

E in chiusura un augurio di buon lavoro a chi ha preso adesso le redini della società sportiva.