L’ortopedia di Vittoria verso il declassamento? Nicosia annuncia battaglia, Aricò tranquillizza

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“Non c’è alcun documento aziendale che prevede un declassamento da unità complessa a unità semplice del reparto di ortopedia all’ospedale Guzzardi di Vittoria”.

Lo ha chiarito espressamente il Direttore Generale dell’ASP Ragusa, Maurizio Aricò, da noi contattato telefonicamente in merito all’elaborazione, e alla successiva presentazione, del Piano Aziendale Sanitario. Piano che, stando a voci di corridoio, prevederebbero proprio questo depotenziamento.

A lanciare l’allarme era stato il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, che, in una nota, ha fatto sapere di aver mandato una lettera ad Aricò proprio per chiedere chiarimenti e rassicurazioni in tal senso (lettera che, al momento, il Manager afferma di non aver ancora ricevuto).

“L’Ortopedia di Vittoria – ha scritto Nicosia – rappresenta un’eccellenza che, negli anni, è diventata punto di riferimento non solo per il bacino d’utenza del Guzzardi, di per sé assai ampio, ma anche per pazienti che provengono da altre realtà e che nel nostro presidio sanitario trovano altissime professionalità, competenza ed elevati standard qualitativi. Trasformare l’unità complessa in unità semplice significherebbe declassare il reparto, che lavora sull’intera gamma ortopedica – dalla traumatologia a tutte le tipologie di protesi – con la conseguenza di effettuare tagli sul personale e sui servizi, mortificando una realtà che opera bene. Se venisse confermata la notizia del declassamento – ha concluso Nicosia – sarei pronto ad intestarmi una decisa battaglia in difesa della nostra sanità, e a chiamare a raccolta i parlamentari della provincia iblea. Non sono disposto, infatti, ad accettare passivamente una scelta tanto dannosa”.

Una battaglia che, stando alle parole di Aricò, per ora non dovrebbe essere necessario combattere. Il Manager fa sapere, piuttosto, di stare lavorando al nuovo importante Piano e che, nell’ottica della massima condivisione dei progetti dell’azienda col territorio, ha intenzione di incontrare, nei prossimi giorni, tutte le parti interessate: dai sindaci ai primari, passando per i sindacati. “Si tratta di una serie di passaggi molto delicati che necessitano cooperazione, e nulla va lasciato al caso” ha concluso il Direttore Generale.

Da Vittoria a Modica, dunque, quanti grattacapi per i vertici dell’ASP! Si, perché se sul versante ipparino la polemica sembra, al momento, scemare, resta caldo il fronte modicano. Palazzo San Domenico e vertici dell’Azienda Sanitaria questa volta sembrano avere da ridire sulla rimodulazione del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore poiché, rispetto ai programmi preventivati, si registrano dei ritardi nei progetti e nella consegna degli elaborati.

“Nessuna responsabilità – fanno sapere da Palazzo di Città – può essere addebitata al Comune di Modica. L’ente ha già dato la sua piena collaborazione, forse unica nel suo genere, mettendo a disposizione delle risorse, frutto, tra l’altro, di un debito che il Comune aveva contratto con l’Asp. Ecco perché vogliamo che vengano accertati e indicati i veri responsabili dei ritardi nel rilancio del pronto soccorso”.

Un chiarimento in merito, comunque, è giunto, anche in questo caso, direttamente da Aricò: “L’intero territorio di Modica e Scicli e l’Azienda sono impegnati, ora più che mai, a concretizzare gli interventi sui plessi ospedalieri ed il lancio di progetti di diversificazione qualitativa. Nessuna polemica, quindi,  ma solo partecipata attenzione alla crescita delle attività sanitarie nel territorio. L’Azienda sanitaria non può che rinnovare il suo ringraziamento agli amministratori e ai politici che hanno manifestato, in questo frangente, attenzione ai progetti in corso”.