Sanità, Nello Dipasquale ‘benedice’ il piano di Aricò. Per Ragusa fa solo un appello per Oncologia

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Che l’onorevole Dipasquale dovesse, per spirito di appartenenza, difendere in linea di principio l’operato del manager scelto da Crocetta per guidare la sanità ragusana non sembra esserci dubbio. Ma che si possa sorvolare su una battaglia avviata anche dal consiglio comunale contro il piano voluto da Aricò è una cosa che lascia qualche perplessità.

Il deputato del Pd esprime una visione distante da quella che, consiglio comunale per primo (incluso il capogruppo del suo partito, il Pd), viene manifestata da tanti, in città. 

“In riferimento all’atto aziendale presentato dall’Asp7, attraverso una serie di consultazioni, che termineranno entro il 30 settembre, ritengo di esprimere un giudizio di soddisfazione in quanto il manager Dott. Aricò seppur tra mille difficoltà mi pare sia riuscito – afferma il deputato del Pd – ad ottenere un buon risultato, e che il modello organizzativo prospettato sia, soprattutto in previsione dei nuovi concorsi che potenzieranno la nostra rete ospedaliera, degno di una sanita attenta ai bisogni della nostra comunità”.

Un plauso bello e buono. Poi, come detto la questione di Oncologia.

Poi aggiunge:  “Mi permetto di esprimere una riflessione, pur nel rispetto dei ruoli, sul dipartimento di oncologia a Ragusa e sul suo eventuale ridimensionamento. Ricordo per primo a me stesso che il dipartimento oncologico è un importante successo dell’azione combinata della politica e della società civile che consente ai cittadini della provincia di Ragusa e degli ambiti territoriali limitrofi di poter continuare a fruire di una assistenza integrata per tutto il percorso assistenziale oncologico dalla prevenzione, alla diagnosi, alla cura in fase acuta fino alla terminalità. Il dipartimento oncologico di Ragusa è stato storicamente uno dei primi dipartimenti oncologici attivati in Italia del sud e grazie ad una azione combinata tra azienda sanitaria e società civile (associazioni di volontariato, Onlus, Clubs service, scuole, istituzioni, aziende e privati cittadini) ha acquisito servizi e strumenti diagnostici e terapeutici che ne hanno fatto punto di riferimento per l’intero bacino della Sicilia sud-orientale e pertanto costituisce patrimonio comune all’intero territorio. Il progetto Icaro finanziato interamente da Airc e da una pubblica sottoscrizione provinciale ha consentito l’acquisto di un acceleratore lineare per attivare la radioterapia, il progetto Oncoibla ha consentito di attivare il primo screening per il tumore della mammella ed il progetto ‘arte donata’ ha consentito di creare ambienti accoglienti per i pazienti oncologici orientando alla umanizzazione il servizio reso”.

E conclude: “Alla luce di queste considerazioni chiedo al dottor Arico che venga confermato il dipartimento oncologico nell’atto aziendale dell’Asp di Ragusa in modo che continui a rappresentare quell’eccellenza così come ha fatto nel corso di questi ultimi anni”.

Il consiglio comunale, intanto, incluso il capogruppo del Pd, Giorgio Massari, boccia il piano di Aricò, annuncia l’indizione di una seduta aperta della civica assise. Nel caso di adozione, senza un’ulteriore concertazione, preannuncia azioni dinanzi i giudici amministrativi. 

Domattina, intanto, è previsto un nuovo incontro della conferenza dei sindaci, a Ragusa.