Modica, paradiso fiscale o inferno tributario? È guerra di cifre tra sindaco e opposizione

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Il sindaco Ignazio Abbate continua a sostenere che il carico della tassazione sui cittadini sia tra i più bassi, in assoluto, tra i Comuni che si trovano in una situazione finanziaria come quella del Comune di Modica. L’opposizione, al contrario, continua a ribadirgli che ha creato le condizioni per costringere i cittadini a subire uno dei carichi fiscali più pesanti.

E la conferenza stampa di sabato mattina altro non ha fatto che aggiungere legna sul fuoco. “Toni e contenuti – ha replicato il consigliere comunale di Sel Vito D’Antona – appaiono come un vano tentativo di giustificare scelte politiche ed amministrative che stanno facendo di Modica una tra le città a più alta tassazione. Il sindaco non ha detto che l’Amministrazione comunale anche per l’anno 2015 ha confermato che i cittadini di Modica dovranno pagare, come l’anno scorso, la Tasi, la quale sarà dell’1,85 per mille, che assieme all’Imu, anch’essa confermata, porta la tassazione complessiva in modo spropositato al 10,45 per mille, vicinissima al limite massimo che per legge non può superare il 10,60 per mille”.

L’opposizione, in effetti, anche quest’anno aveva tentato di presentare l’emendamento già proposto l’anno scorso, nuovamente bocciato dalla maggioranza, per azzerare la Tasi: “Anche quest’anno l’Amministrazione e la sua maggioranza hanno deciso, diversamente da come fanno moltissimi comuni, di non mitigare l’impatto su famiglie e imprese, attraverso delle riduzioni ed esenzioni collegate al reddito, al carico familiare o alla rendita catastale, stante il fatto che la Tasi si paga anche sull’abitazione principale e che la devono pagare anche gli inquilini. Inoltre per l’addizionale Irpef, non si è voluto tenere conto della proposta dell’opposizione di elevare l’esenzione per evitare il pagamento ad una fascia più ampia di cittadini con reddito basso”.

Anche riguardo alla Tari, oggetto delle agevolazioni e delle riduzioni previste dall’Amministrazione, D’Antona osserva che “rappresentano il frutto di una battaglia dei consiglieri di minoranza, dopo che l’attuale Amministrazione comunale le aveva eliminate nel 2014. Queste – conclude il consigliere di Sel – sono le scelte assolutamente vere, inconfutabili e dimostrabili in ogni momento attraverso gli atti comunali”.

Leggo gli attacchi dell’opposizione e non rispondo, mi limito a dire ai cittadini: informatevi su cosa stiamo facendo noi e su cosa fa chi si lamenta”, aveva però già detto in conferenza stampa il sindaco Ignazio Abbate: “Invito chiunque a citarmi un solo Comune governato dal Pd in cui si paga meno. Si è fatto un grande lavoro per cercare di venire incontro a particolari categorie di utenza e alle e questo grazie all’impegno degli uffici tributi che hanno fatto un lavoro egregio: siamo venuti incontro alle aziende turistiche, come alberghi e B&B, con abbattimento del 50% della Tari, a quelle artigianali a quelle del mondo agricolo, ai nuclei familiari con basso reddito e a quelle con disabili, a chi fa attività di recupero di immobili nel centro storico o un uso solo stagione delle abitazioni. Ritengo che un quadro di agevolazioni come questo esista solo al comune di Modica”.

Fonte La Sicilia