Da parroco ad arcivescovo. Don Corrado Lorefice verso la guida della diocesi di Palermo?

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Diocesi di Palermo, don Corrado Lorefice nuovo arcivescovo?

Da arciprete a Modica ad arcivescovo di Palermo? La notizia non è ancora ufficiale e probabilmente non lo sarà prima di martedì, quando è previsto l’annuncio ufficiale del successore del cardinale Paolo Romeo, ma la comunità modicana l’ha già accolta con grandissima gioia. E non solo la comunità cattolica, perché don Corrado Lorefice è sì il parroco della Chiesa Madre di San Pietro, ma è prima di tutto un uomo speciale, una di quelle persone che quando le si conosce non si può più fare a meno di considerarle vicine e parti della propria vita, punti di riferimento umano e spirituale.

L’idea che questo suo profilo raro e prezioso, capace di coniugare un grande animo con un’ancor più grande umiltà, sia stata vista, riconosciuta, al punto da fargli meritare la nomina più prestigiosa nella scala della gerarchia ecclesiastica a livello regionale, quella di Arcivescovo della Diocesi di Palermo, tocca il cuore fino alla commozione.

“Un prete dei poveri a Palermo: Francesco batte la vecchia curia”, ha titolato oggi pomeriggio L’Espresso, prendendo la storia del prete di Modica come caso esemplare tra le nuove nomine del Papa e facendone il simbolo della sua rivoluzione. Secondo il settimanale, Lorefice avrebbe avuto l’appoggio “di fedelissimi come don Luigi Ciotti e monsignor Nunzio Galantino” e avrebbe “colpito Bergoglio per la sua attenzione verso gli ultimi”.

Il nome circolava con insistenza in questi giorni anche tra i giornalisti che abitualmente frequentano la Sala stampa vaticana. Ovviamente senza possibilità di conferme o di smentite.

A partire dal “rumor” lanciato da L’Espresso la notizia è volata, anche se Don Corrado pare non abbia ancora detto nulla né ai propri familiari né ai propri parrocchiani e – a ben sentire chi lo conosce – difficilmente dirà nulla in proposito finché la notizia non sarà ufficiale, tanto più che lui stesso dovrà decidere di cambiare la propria vita e il proprio percorso. Approdare a Palermo per lui potrebbe avere un significato davvero profondo, dato che qui era stato al fianco di Don Pino Puglisi, suo esempio e sua guida.  

In realtà don Corrado non potrebbe, pur volendo, dire nulla. Queste notizie, infatti, sono sotto stretto segreto pontificio. Può essere comunicata solo il giorno in cui la Santa sede, tramite la Nunziatura apostolica, ha stabilito. A mezzogiorno, in modo pubblico. 

E’ però pensabile davvero che a giorni possa essere sciolto il nodo della guida della diocesi palermitana. Il cardinale Paolo Romeo ha superato i fatidici 75 anni da due anni e mezzo. Qualcuno ipotizzava che prima dell’arcivescovo fosse nominato il suo ausiliare, dal momento che monsignor Carmelo Cuttitta è stato nominato vescovo di Ragusa.

Ma soprattutto nell’era di Papa Francesco protocolli e abitudini spesso lasciano il posto all’immediatezza, e non appare del tutto strano che un semplice parroco possa diventare arcivescovo.