Bando raccolta dei rifiuti. Intervengono i 5 stelle Agosta, Stevanato e Tringali

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Bando rifiuti, nota dei 5 stelle

A ranghi compatti la maggioranza ha dato, insieme ad alcuni consiglieri delle minoranze ad esclusione di altri che si sono presentati come paladini dei lavoratori ma che al momento di dare un cenno non hanno votato, il segnale tanto atteso in città relativamente al piano dei rifiuti. Una svolta epocale, possiamo dire, con l’introduzione di una gara di sette anni per la gestione dell’importante servizio a cui abbiamo creduto sin dalla prima ora, ma considerato l’iter da seguire e l’ingente somma prevista dal capitolato, pari a quasi novanta milioni di euro, ci è sembrato responsabile approfondire, per fugare eventuali e possibili errori”.

E’ il commento a latere della seduta di ieri, 17 dicembre, da parte dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle di Ragusa, Massimo Agosta, Maurizio Stevanato e Antonio Tringali.

Nella scorsa seduta non siamo stati presenti in aula non per disinteresse o altre questioni sollevate da alcuni consiglieri di minoranza, ma proprio per fare un ulteriore studio approfondito sulla questione che meritava tutta la nostra attenzione, tant’è che nella seduta di ieri a ranghi compatti abbiamo dato seguito a ciò che dovevamo.

“Per il gruppo consiliare – hanno rimarcato i tre pentastellati – rimangono di primaria ed esclusiva importanza tutte le questioni attinenti alla città, ai cittadini e ai lavoratori. Eventuali questioni di natura prettamente politica e di dialettica interna al Movimento Cinque Stelle sappiamo affrontarle in altre sedi, senza mettere di certo a repentaglio ciò per cui i cittadini ci hanno votato. Il dibattito interno è un momento di crescita e di condivisione e chi pensa di strumentalizzare il fatto che una maggioranza possa parlare con il proprio sindaco, è ben consapevole di mentire.

Siamo a fine anno, stiamo programmando una nuova annualità in termini di progetti e organigramma e dunque i dialoghi interni sono aperti, ciò non toglie che i primari compiti a cui siamo chiamati restano, consapevolmente, la tenuta della città e l’erogazione dei servizi”.