19 luglio, quella ‘bomba’ che risvegliò la Sicilia

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Ragusah24 - borsellino
Immagine realizzata dal graphic designer Andrea Nero

La sua vita è stata un atto d’amore verso questa città, verso questa terra che lo ha generato, per lui amare Palermo e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa terra tutto ciò che era possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene…”.

Sono state le parole di Paolo Borsellino un mese dopo la morte di Giovanni Falcone.

E dopo 57 giorni dalla prima strage, anche Borsellino, il 19 luglio 1992, ‘compie’ il suo atto d’amore.

Quello che nei piani dei mafiosi doveva essere un atto di sfida allo Stato, si è rivelato, per loro, un ‘pasticcio’ di ampia portata. 

Da quelle bombe è ‘esplosa’, la volontà di riscatto e di lottare della gente. 

In via d’Amelio e in via Notarbartolo a Palermo, ci sono due alberi: hanno il tronco coperto di foglietti, disegni, pensieri, di chiunque voglia lasciare una testimonianza, per ricordare ogni giorno che la morte dei due giudici non è avvenuta invano.

E anche noi oggi vogliamo ricordarlo, con questa immagine realizzata dal graphic designer Andrea Nero.