Modica ‘ferita’, Abbate: “Rimbocchiamoci le maniche”. Oggi la visita di Crocetta

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16251576_1738399489810292_3048311263781868249_o“Modica oggi si è svegliata ferita. Un’ondata mai vista negli ultimi 100 anni ha portato devastazione ovunque. Da questa notte, grazie anche alle ditte private che si.sono messe a disposizione per aiutare i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e la Polizia Locale, sono partiti i soccorsi. Diverse famiglie sono state fatte sfollare dalle loro case in particolare nella zona di via Fontana, che attualmente è senza energia elettrica. Non è il momento di perderci d’animo, bisogna rimboccarci le maniche e riportare la situazione alla normalità. Già nel pomeriggio chiederò lo stato di calamità perché ci sono danni per milioni di euro. Per fortuna non si registrano danni alle.persone, questa è la cosa più importante”. 

È il post pubblicato dal sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che ha costantemente informato la cittadinanza di cosa stesse accadendo anche attraverso i social. Questa mattina i sopralluoghi, anche se in nottata il primo cittadino è stato in giro con Protezione civile e Vigili urbani per monitorare il ‘disastro’ che ha colpito una significativa parte della città.

Oggi sarà a Modica il presidente della Regione, Rosario Crocetta, per rendersi conto di persona dei danni.

Ecco la nota inviata dal sindaco Abbate:

In un primo momento dal comando regionale della Protezione Civile ci avevano segnalato un miglioramento all’orizzonte, declassando l’allerta da arancione a gialla. Nonostante ciò abbiamo continuato a pattugliare incessantemente disponendo la chiusura delle scuole. Questa mattina, già alle prime luci dell’alba, abbiamo cominciato a ripulire le arterie principali dai massi e dai detriti portati da veri e propri fiumi in piena. Le situazioni più critiche sono state quelle registrate in via Fontana e in via Tirella, in corrispondenza con gli alvei dei torrenti. Decine di auto accartocciate, l’una sopra l’altra. Scantinati allagati, la via Tirella letteralmente spaccata in due per il cedimento del manto stradale. E’ solo un miracolo che non abbiamo registrato vittime ma solo danni (seppur ingenti) a cose. Dal 1902 è l’evento calamitoso più grave nella storia di Modica.  Ma sono convinto che come allora, anche oggi i modicani si sapranno rialzare. La Giunta ha deliberato la richiesta di calamità naturale inviandola a Palermo, da dove domani arriverà il Presidente Crocetta insieme al responsabile regionale della Protezione Civile, Calogero Foti per constatare di prima persona l’entità dei danni causati dall’alluvione. Abbiamo predisposto un apposito modulo da stampare dal sito istituzionale del Comune e compilare, consegnandolo presso l’ufficio comunale della Protezione Civile a Palazzo Azasi, dove allegare foto e descrizione dei danni subìti per ottenere il rimborso da parte della Regione.

Preciso che le scuole domani, 24 gennaio, ritorneranno ad aprire i propri cancelli. Solo la scuola dell’infanzia di Treppiedi Nord, che a causa di infiltrazioni alla caldaia è rimasta senza riscaldamenti, resterà chiusa fino al 25 gennaio con riapertura giovedi 26. Stessa sorte per le palestre di Piano Gesù e De Amicis a Modica Alta, che hanno bisogno di un profondo intervento di pulizia. Gli istituti invece rimarranno regolarmente aperti.

Ci tengo particolarmente a ringraziare chi è stato con me questa notte. E mi riferisco agli uomini della Protezione Civile, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, agli uffici comunali coinvolti, ai tantissimi cittadini che si sono offerti volontari per dare il proprio contributo. Alle aziende private che hanno messo a disposizione i loro mezzi ed i loro uomini. All’Assessore Lorefice e al responsabile della Protezione Civile di Modica, Enzo Terranova, che insieme al coordinatore dei volontari della Protezione Civile, Alessandro Cicciarella, hanno giostrato i soccorsi. Insomma la risposta di Modica c’è già stata e non si fermerà qua.

 

Cliccate per accedere al Modulo A e al Modulo B per ottenere il rimborso dei danni registrati

 

Su quanto accaduto la scorsa notte interviene anche il deputato Nino Minardo:

Il parlamentare nazionale, Nino Minardo, nell’esprimere solidarietà a quanti hanno subìto danni a causa del maltempo di queste ultime ore, ha immediatamente chiesto al Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta e al Premier, Paolo Gentiloni di “dichiarare lo stato di calamita’ naturale e di emergenza”. L’ eccezionale ondata di maltempo ha colpito tutta l’isola con violenti nubifragi che hanno messo in ginocchio tantissime province siciliane e tra queste quella di Ragusa. Stamattina il quadro della situazione è devastante. Centinaia di immobili e mezzi distrutti dalla violenza delle piogge e dal forte vento; le città più colpite Modica e Scicli, ma in tutta la provincia di Ragusa si sono verificati allagamenti, molte strade inagibili, pericolo di caduta massi e muri di contenimento crollati. Non solo le infrastrutture gravemente compromesse e distrutte anche l’agricoltura in 48 ore ha avuto il definitivo colpo di grazia; nella maggior parte dei casi molti agricoltori hanno perso l’intera produzione che aveva richiesto investimenti e lungo lavoro. I danni all’agricoltura sono ingenti, serre e colture a pieno campo completamente azzerate distrutte dal forte vento e dall’abbondante pioggia. Minardo ha quindi chiesto di proseguire immediatamente all’avvio della dichiarazione dello stato di calamità ed emergenza, invitando gli uffici competenti a procedere con urgenza e tempestivamente all’accertamento dei danni e alla delimitazioni degli stessi affinchè si possano subito ripristinare i luoghi fortemente a rischio e danneggiati.