Alluvione a Modica. I testimoni: “Così abbiamo messo in salvo familiari e vicini che dormivano”

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Un forte rumore verso le tre di ieri notte, il crollo del muro di contenimento del torrente della cava nel quartiere Fontana a Modica e poi l’acqua, il fango e i detriti di rocce, che in pochi secondi si sono riversati tra le case, travolgendo tutto e raggiungendo il primo piano delle abitazioni nel quartiere Fontana a Modica.

La furia devastante della corrente ha travolto tutto. Solo per pura fortuna in quel momento non c’era nessuno in strada o nelle auto. Mentre i residenti dei piani bassi cercavano di mettersi in salvo, l’acqua ha trascinato via tutto. Momenti concitati e di terrore dato che in quel momento il temporale e il vento forte non lasciavano tregua rendendo tutto più complicato. Veri attimi di panico per i residenti delle case a ridosso della cava. In molti hanno assistito impotenti dai proprio balconi a quanto stava accadendo in strada dove l’acqua in pochi secondi ha raggiunto i tre metri di altezza sommergendo tutto. I vicini si sono dati l’allarme l’un l’altro per avvisare soprattutto chi abitava nei piani bassi e offrire rifugio.Ho messo in salvo mio figlio e mia moglie facendoli salire su un auto della protezione civile e io sono rimasto in casa per verificare la situazione ma ho avuto paura perchè l’acqua era altissima e trascinava via ogni cosa”, sono le parole di Fabio Blandino, titolare del Batioca, residente vicino alla cava, visibilmente scosso. Abbiamo visto l’acqua crescere improvvisamente e abbiamo cercato di contattare il vicinato che abita ai piani bassi per avvisarli dato che qualcuno dormiva”, racconta una residente ancora spaventata mentre con alcuni sacchi di fortuna raccoglie il salvabile dai garage allagati.

Le automobili accartocciate e sovrapposte l’una all’altra, anche a centinaia di metri da dove erano posteggiate, raccontano della nottata di devastazione appena trascorsa e delle furia dell’acqua. Questa notte era un fiume in piena anche il corso Umberto che questa mattina si presentava come un campo di battaglia, coperto di grosse pietre e detriti con voragini nell’asfalto, tuttavia già in mattinata è stato messo in sicurezza e parzialmente ripulito. Pericolo anche sulla via Nazionale dove, dalla collina del Monserrato, cadevano enormi massi che solo per fortuna non hanno fatto vittime. In via Trani e in via Tirella l’asfalto si è completamente spaccato rendendo impraticabili le strade. Questa mattina il sole ha reso possibile il lavoro dei vigili del fuoco e della protezione civile impegnati anche in tanti soccorsi per allagamenti. Sul posto i vigili del fuoco, la protezione civile e l’amministrazione con il primo cittadino Ignazio Abbate che fin dalle prime ore dell’alba si è recato sul luogo più colpito dall’alluvione e ha già comunicato l’intenzione di chiedere lo stato di calamità.

Insieme al primo cittadino, sui luoghi colpiti anche il vicesindaco Giorgio Linguanti e l’assessore alla protezione civile Giorgio Belluardo. In via Fontana oggi tutto resta coperto da un’alta coltre di fango e ognuno cerca di mettere in salvo quel che può e inizia a fare una pesante conta dei tanti danni.