Amministrative, Antonio Tringali sarà il candidato dei 5 stelle

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Una trentina di votanti ha scelto il candidato sindaco dei 5 stelle ragusani. Si tratta di Antonio Tringali, attualmente presidente del consiglio comunale, e il più votato tra i consiglieri 5 stelle cinque anni fa.

L’ha ampiamente spuntata sull’altro candidato, Giuseppe Guglielmino, direttore dell’Ance.

Questi i risultati: 22 Tringali, 6 Guglielmino, 1 Iannucci, 1 Agosta. 

La candidatura di Guglielmino, ‘sponsorizzata’ da Stefania Campo in chiave anti Iannucci, dopo il passo indietro dell’attuale vice sindaco non aveva più nei fatti ‘consistenza’.

Si attenderà adesso il via libera ufficiale da parte dei vertici del Movimento. Ottenuto il ‘placet’, non è escluso che Tringali possa dimettersi dalla carica di presidente del consiglio comunale per dedicarsi alla campagna elettorale.

Qualche ora dopo la votazione, la dichiarazione di Guglielmino che spiega il senso della ‘operazione’ chiaramente anti Iannucci: “La verità vera è che il sacro verbo della democrazia aveva bisogno di un volto e di un nome per potersi affermare, e l’Onorevole Stefania Campo ha pensato al mio, al fine di sottolineare che non esistono sovrani che abdicano ma uomini e donne che discutono, si confrontano e poi, liberamente, votano e decidono.

Io, nel mio piccolo, non avevo, e non ho, alcuna intenzione di propormi a candidato (non ho cercato consensi, non ho cercato condivisioni, amo il mio lavoro, sono soddisfatto della mia vita sociale, familiare e sentimentale) ma sono indubbiamente orgoglioso del fatto che il mio nome (e le mie buone referenze) ha fatto crollare, in un sol colpo, il castello di supponenza ed arroganza tipiche di una monarchia assoluta ed ha contribuito a ristabilire la logica della condivisione e del dialogo fra persone (…e non sudditi)”.

Una dichiarazione che conferma la linea da vecchia politica scelta per l’operazione ben architettata dalla Campo per bloccare la candidatura di Massimo Iannucci e rivendicare il proprio ruolo, accreditandosi come l’unica leader dei 5 stelle ragusani.

La nota dei consiglieri Massimo Agosta e Maurizio Stevanato: 

“È in errore chi pensa che il Movimento 5 Stelle, a Ragusa, sia spaccato, e che c’è stata troppa fretta nell’individuare un candidato sindaco da proporre alle prossime comunali.

Troppa fretta hanno avuto, invece, quanti hanno pensato di disquisire sul dopo Piccitto e sul dopo Iannucci, non ci sarà un dopo ma la logica continuazione di un percorso del Movimento 5 Stelle che è consolidato, ormai, da anni.

Il problema è che si discute sempre e solo del Movimento 5 Stelle, qualunque cosa accada al suo interno è subito argomento di discussioni, di commenti.

Ci sarà consentito rilevare come tensioni, contrasti, ambizioni di vertice ci sono in tutte le formazioni politiche, da noi tutto fa impressione.

Ci permettiamo sottolineare come, dopo cinque anni di vita consiliare, sono quasi del tutto scomparse le originarie formazioni politiche, sostituite da nuove sigle cangianti nei simboli e nelle composizioni, solo il gruppo del Movimento 5 Stelle è rimasto fondamentalmente integro, ha perduto dei pezzi (in alcuni casi è stato pure meglio), non c’è una maggioranza in aula, ma questo non ha fatto venire meno l’impegno dei 5 Stelle, aiutati anche dalla inefficienza e dall’inadeguatezza politica di chi ha cercato solo di superare l’avversario per abbatterlo e non per sostituirsi ad esso con proposte costruttive, mai esistite.

La scelta democratica sul nome di Tringali da proporre ai vertici del Movimento come candidato a Sindaco, riveste significati che saranno meglio esplicati, dallo stesso, nelle prossime settimane, a noi preme evidenziare come la votazione, aperta, trasparente, che non lascia adito a eccezioni di qualsivoglia natura, nella sostanza e nei numeri, rappresenti la fondamentale unità della base che non è mai venuta meno, anche nei momenti più difficili, che costituisce le fondamenta di una fase di maturità del Movimento, a Ragusa, che dovrà fare tesoro del passato e, soprattutto, avrà bisogno dell’esperienza del passato per affrontare meglio nuovi e più ambiti traguardi.

Anche l’esito delle candidature per le nazionali ci deve unire perché a uscire sconfitta è la città è l’amministrazione che non hanno visto riconosciuto il lavoro svolto, a tutti i livelli.

Le ambizioni personali hanno distorto l’obiettivo che doveva essere quello di una rappresentanza della città per la città, l’immediata ricerca di un candidato forte non è solo strumento per controbattere gli avversari politici ma, più ancora, quella di mettere sul piatto una figura forte, che non guardi in faccia nessuno e metta al primo posto il rispetto per la comunità e per il Movimento che rappresenta, è bene ricordarlo, la base sulla quale poggiano i vertici.

In diverse occasioni i 5 Stelle di Ragusa non sono stati tenuti nella giusta considerazione, da oggi l’obiettivo sarà quello di farci sentire e ricordare che Ragusa, grazie alla considerazione per i tanti attivisti, costituì uno dei pilastri del successo grillino”.