Un modicano nel Cda del Fondo pensioni Ccrve di Sicilcassa

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Per la prima volta nella storia, un modicano entra a far parte del Cda del Fondo Pensioni Ccrve, un Ente costituito dalla Sicilcassa destinato alle esigenze pensionistiche del personale che oggi conta 4000 iscritti. Si tratta di Franco Frasca, già funzionario e direttore di numerose agenzie della provincia di Ragusa, noto in città anche per la sua passione per la scrittura a cui si è dedicato in questi anni ricevendo anche importanti riconoscimenti.

Il Cda  composto da nove consiglieri, durerà in carica tre anni, ed è chiamato ad amministrare un patrimonio immobiliare superiore ai 140 milioni di euro, continuando il processo di dismissione dell’ingente patrimonio immobiliare dell’ex Sicilcassa, per completare un ardito e complicato progetto di riforma e di liquidazione dell’Ente previdenziale. In particolare tale progetto avviato nel 2008 prevedeva la dismissione del patrimonio immobiliare e la contestuale ripartizione di tutte le risorse disponibili ai suoi Iscritti (pensionati ex dipendenti Sicilcassa e dipendenti ancora in servizio presso Unicredit ) e ai beneficiari ( eredi dei dipendenti scomparsi ) in tutto oltre 6000 persone .Questo progetto si è già realizzato per circa la metà e resta ancora da completare . Purtroppo la crisi economica e in particolare quella del settore edilizio ha rallentato la vendita degli immobili di proprietà ed ancora restano parecchie unità importanti non residenziali ( palazzi e grattacieli in Palermo Catania  e Roma) ancora da vendere. Un compito difficile per il nuovo Cda che avvierà quanto prima altre aste pubbliche per un patrimonio residuo di circa 140/mil di euro.

“Come prima cosa, ha dichiarato Frasca, mi sento di ringraziare tutti i centottanatasette colleghi che mi hanno accordato la loro fiducia perché, come diceva una vecchia pubblicità, “la fiducia è una cosa seria” e questo vale sia per chi la concede e sia per chi la riceve. Mi impegnerò per svolgere questo servizio nell’interesse di tutta la comunità del Fondo perché ostinatamente convinto che nulla è ancora perduto e che la Riforma si deve e si può completare fino all’ultimo euro in tempi ragionevolmente sopportabili. Come dicevo tutti i colleghi della provincia sono stati superbi e mi hanno sostenuto in un modo commovente e spassionato ma voglio dedicare il raggiungimento di questo piccolo traguardo a un collega, Zino Gennuso che ha lavorato con me negli anni 1990/1992 a Scicli. Era responsabile di cassa ed io direttore. Ci siamo sentiti in occasione di queste elezioni dopo circa ventisei anni e ci siamo emozionati e commossi a vicenda. Gli avevo promesso una visita per un abbraccio e per prendere un caffè insieme. Ho anticipato i tempi perché qualche giorno addietro improvvisamente si è addormentato per sempre e sono stato al suo funerale. So con certezza che sarebbe stato contentissimo di questa notizia e mi avrebbe incoraggiato e consigliato come aveva sempre fatto in passato!”