“Centododici. Fiori, sorrisi e politica contro i missili Cruise a Comiso”

22

Dopo trent’anni dal trattato ‘Inf’, che consentì il graduale smantellamento dell’arsenale atomico, a Comiso si torna a parlare dei missili ‘Cruise’ e della mobilitazione internazionale contro l’installazione delle armi nucleari.

Venerdì 16 febbraio, alle ore 18, al Castello Aragonese di Comiso, in via San Biagio, si terrà la presentazione del saggio storico del collega giornalista Davide Bocchieri dal titolo ‘Centododici. Fiori, sorrisi e politica contro i missili Cruise a Comiso’ edito dal gruppo editoriale Pressh24. A curare la prefazione del libro è stato Raniero La Valle, “uno dei protagonisti del Novecento sul fronte della vita politico-ecclesiale italiana”, come lo ha definito di recente ‘Micromega’.

La Valle fu uno degli animatori delle lotte pacifiste contro i missili Cruise installati a Comiso negli anni ’80. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale ‘Arteinsieme’ di Comiso, con il patrocinio del Comune di Comiso.

A presentare il libro saranno il professore Luciano Granozzi, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, e il professore Girolamo Piparo, che negli anni delle contestazioni contro i ‘Cruise’ fu tra i dirigenti del Cudip.

A dare il saluto sarà il sindaco, Filippo Spataro.

Modera l’incontro la collega giornalista Laura Incremona.

Davide Bocchieri

In ‘Centododici. Fiori, sorrisi e politica contro i missili Cruise a Comiso’ il collega Davide Bocchieri ha guardato al vasto e complesso movimento contro i missili, con un focus sulla componente cattolica che attivamente diede il proprio contributo in termini di presenze e di elaborazione di pensiero. L’iniziale analisi del contesto geo-politico, con il dibattito in Parlamento che vide la Democrazia Cristiana decisamente schierata a favore dei missili e il Partito Comunista ‘tiepido’ nelle lotte contro i Cruise, lascia spazio al racconto di ciò che avvenne in tutto il Paese, e a Comiso in modo particolare, con manifestazioni represse anche con estrema durezza da parte delle forze dell’ordine. Un ampio spazio è riservato alla documentazione del processo a carico di dodici pacifiste che furono arrestate per blocco stradale: pagine inedite che ‘riaffiorano’ dagli archivi del Palazzo di Giustizia.

L’oscillare della Chiesa di Roma tra ‘profezia’ e ‘realismo’ – spiega l’autore – fa da sfondo alla narrazione dell’impegno dei ‘cristiani per la pace’ a Comiso. Solidamente inquadrato nel solco del collateralismo e dell’anticomunismo, il vescovo di allora della diocesi di Ragusa Angelo Rizzo pose una linea di demarcazione invalicabile tra la ‘sua’ Chiesa e i manifestanti. Benedisse la ‘pietra dello scandalo’ all’interno della base, provocando una profonda spaccatura nella Chiesa iblea: una ferita ‘sanata’ solo diversi anni dopo dai gesti del suo successore, monsignor Paolo Urso”.