Due piccole bare bianche, altre due ‘croci’ nel Mediterraneo

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Due piccole bare bianche. Il cimitero di Scicli ha accolto le spoglie di due neonati migranti, un maschietto e una femminuccia, di neanche tre mesi, figli di due donne etiopi che il 19 gennaio hanno fatto naufragio nel Canale di Sicilia.

L’amministrazione comunale ha voluto officiare le esequie alla presenza dell’Imam Ziri Salem e di don Giuseppe Agosta, con un rito interreligioso, cui hanno partecipato il sindaco Enzo Giannone, il vice Caterina Riccotti, il presidente del consiglio Danilo Demaio,  il viceprefetto Silvio Ciarcià, la responsabile dell’Hotspot di Pozzallo Emilia Pluchinotta, e singoli cittadini.

Alla cerimonia funebre erano presenti le due giovani mamme dei neonati, oggi accolte dal Centro Mediterranean Hope di Scicli.

Un momento di preghiera in arabo e uno in italiano hanno salutato la breve vita dei due neonati che non sono scampati al naufragio che ha coinvolto 377 migranti in cerca di un futuro migliore.

Scicli conferma la sua vocazione all’accoglienza, la sua natura di terra in grado di sostenere i minimi fratelli nella vita, nella morte, nel dolore, nella speranza.