L’esplosione in via Archimede. ‘Giallo’ sulla dinamica

1797

Un’esplosione nel cuore della notte, l’arrivo dei vigili del fuoco e della ambulanze, la corsa in ospedale. Mancavano pochi minuti alle due del mattino di lunedì quando il silenzio della notte è stato squarciato da un boato. La richiesta di intervento ai pompieri in via Archimede, all’angolo con via dei Mirti, e la tragica scoperta. Due anziani coniugi, lui 83 anni, originario di Palermo, lei 66, di Modica, rimasti ustionati in modo gravissimo. L’uomo ha ustioni nel 90 per cento del corpo: è ricoverato in Rianimazione al «Civile» di Ragusa, la donna è stata trasferita in elisoccorso a Catania. Anche lei è in condizioni molto gravi, ha ustioni nell’ottanta per cento del corpo, Le indagini sin dall’inizio non si sono rivelate per nulla facili. Non si è trattato di una esplosione a causa delle bombole Gpl. Ce n’era solo una in casa, ma è stata ritrovata intatta. Nel soggiorno, invece, sarebbe stato rinvenuto un contenitore con del liquido infiammabile.

Ma l’esplosione è avvenuta nella camera da letto, dove i due anziani sono stati ritrovati dai soccorritori. Lui accanto al letto, lei poco più in là, su una sedia, accanto alla finestra. Cos’è accaduto in piena notte in quell’abitazione al pian terreno di via Archimede? L’ipotesi è quella di un tentativo di suicidio, ma non è facile capire realmente quello che è successo e in quali termini. Un dato appare certo: non vi sono segni di effrazione, nessuno ha provato a entrare quindi forzando magari una porta o una finestra. L’assenza di testimoni rende davvero difficili le indagini. Si è trattato di un doppio tentativo di suicidio? Come si è innescata l’esplosione. E perché il contenitore col liquido infiammabile era nel soggiorno? Un tentativo di suicidio, quindi, o è accaduto altro? Le indagini sono condotte dai carabinieri che dovranno far luce sull’accaduto, anche grazie alle relazioni dei vigili del fuoco. L’immobile è stato posto sotto sequestro, ed è inagibile. I danni, infatti, sono ingenti. I pompieri hanno lavorato fino alle sette del mattino per mettere in sicurezza l’area. I vigili del fuoco sono anche intervenuti per prestare assistenza, come previsto in questi casi, per il decollo dell’elicottero per il trasferimento della donna all’ospedale «Garibaldi» di Catania.