La città si trasforma in una tela per l’arte. Grazie al Collettivo Ocra!

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Creare un’abitudine all’arte! È questo l’obiettivo del Collettivo Ocra. Dove il termine abitudine non ha l’accezione ‘negativa’ che spesso gli diamo, ma viene utilizzato per auspicare una maggiore educazione all’arte.

Probabilmente non conoscete il collettivo, ma di sicuro avete ammirato i loro interventi. Il primo è stato effettuato a Ragusa Ibla chiamato “Il Borgo segreto dei Cosentini”, poi c’è stato “Officina Ocra al Mug” a Comiso, “Pesci di aprile” al Piccolo Teatro del Mercato, “La Rinascita dei Tronchi, cap.1 matite giganti ai giardini” nuovamente a Ibla, e ultimo intervento al Corso Italia di Ragusa “La Rinascita dei Tronchi, cap.2“.

Un Collettivo che nasce nel 2017, precisamente in una sera di settembre quando le fondatrici Ambra Cassibba, Bruna Fornaro, Elisa Alescio e Gaia Nicastro, conoscenti e amiche, si riuniscono spinte dal comune bisogno di condividere il loro desiderio di arte. Quattro artiste dai caratteri e temperamenti diversi, che però, sin da subito sono entrate in sintonia, perché unite dalla stessa passione. Una passione di colore Ocra, che rimanda al giallo ocra della pietra calcarea largamente utilizzata a Ragusa, come in altre città siciliane. Così come di ocra si colora, la sera, il centro storico, per via della luce calda dei lampioni.

L’obiettivo del collettivo è di fare del tessuto urbano, la propria tela, il proprio spazio espositivo, per far vedere sotto nuova luce luoghi abbandonati e dare loro un valore artistico. Perché Ocra è un collettivo di arte pubblica  e in quanto tale, si manifesta’fuori’ , per le strade, ed appartiene a tutti. Il Collettivo vuole diffondere un messaggio “sociale” e lo fa divertendosi. È un gruppo aperto a chiunque sostenga e condivida questa filosofia.

Noi vogliamo stimolare la creatività altrui – ci raccontano le ragazze – così da formare una rete sempre più salda, un dialogo costruttivo al fine di soddisfare il bisogno di bellezza di tutti, non solo dei cittadini che vivono gli spazi in cui ci insediamo. Le nostre opere sono segni di amore e come tali sono libere espressioni di ogni singolo artista che, nonostante appartenga ad un gruppo, mantiene la propria individualità, agendo sempre nel pieno rispetto della comunità e dell’ambiente”.

Quattro artiste differenti dicevamo, ognuna con la propria specialità. Ambra si definisce pittrice multisuperficie. I suoi pennelli, mossi da una inesauribile voglia di sperimentare, indagano svariati supporti e materiali. Bruna inizia ad imbrattare carte e pareti ancor prima di imparare a camminare. Ha realizzato un libro a fumetti dedicato al padre e alle sue radici: “Mare Bianco. Miti e leggende della Sicilia”. Elisa si definisce una “raccattona creativa”, ma lei sceglie attentamente cosa raccogliere, recuperare e salvare da un inevitabile decadimento. Gaia Nicastro ha una passione dell’arte fa sempre. Pensa che fare cittadinanza attiva sia di fondamentale importanza. Oggi è mamma di due bimbe e quello che fa tramite il collettivo è per regalare loro un’idea di città divertente, attiva e intelligente.

Quattro ragazze che stanno regalando colore, bellezza e divertimento alle nostre città.