Il colonnello Solombrino: “Lascio una provincia sana”. Salerno: “Lavorerò in continuità”

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È con sentimenti di gratitudine e commozione, che il colonnello Claudio Solombrino ha lasciato ieri l’incarico di comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa per andare a ricoprire un prestigioso incarico a Roma: sarà capo ufficio controllo di gestione.

Ieri, alla presenza del comandante regionale, Ignazio Gibilaro, e delle autorità provinciali, l’avvicendamento con il successore, colonnello Giorgio Salerno. Entrambi napoletani, amici dai tempi dell’Accademia, i due ufficiali hanno lavorato insieme negli anni passati.

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«Ritrovarlo qui per darmi il cambio – ha detto Solombrino – è per me un piacere e un onore. Lascio una macchina che corre, lavora bene, grazie al lavoro di militari seri, veri professionisti».

Il colonnello Solombrino, che si è fatto apprezzare in provincia di Ragusa per la grande professionalità e per le doti umane, ha tracciato un bilancio di questi tre anni di attività, nel corso dei quali il rendimento del Comando provinciale di Ragusa, in termini operativi e di risultati, è stato in «costante aumento». «Il mio auspicio è che si possa continuare su questa strada, perché c’è sempre tanto ancora da fare».

Nel campo della lotta all’evasione, elusione e alle frodi fiscali, sono stati svolti 711 interventi tra verifiche generali e controlli mirati, nei confronti di persone e imprese individuate sulla base di specifici indicatori di rischio. Ben 239 i soggetti denunciati per reati fiscali, di cui la maggior parte riguardanti gli illeciti più gravi come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. Sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi per oltre 6,7 milioni di euro ed effettuate proposte di sequestro «per equivalente» per oltre 70 milioni di euro. Nel campo dell’economia sommersa sono state individuate 103 imprese del tutto sconosciute al fisco, che hanno evaso poco meno di 50 milioni di euro di Iva.

Anche nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, l’azione è stata di forte contrasto: 72 i punti clandestini di scommessa individuati e 20 i soggetti denunciati.

Un particolare input è stato dato in questi anni dal colonnello Solombrino nell’ambito della lotta all’abusivismo ricettivo. Ben 1.110 le strutture extra-alberghiere passate al setaccio (b&B, affittacamere, case vacanza). Fra queste sono state approfondite le posizioni di 68 strutture, connotate da un più alto rischio. I controlli hanno fatto emergere un’evasione fiscale complessiva per 1,6 milioni di euro e il mancato versamento della tassa di soggiorno ai comuni (Ragusa, Modica, Santa Croce e Scicli) per 264.000 euro.

Attenzione massima nel contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica: 9 milioni di euro di finanziamenti europei e nazionali indebitamente percepiti, per i quali sono state avanzate proposte di sequestro per 5,5 milioni. Nell’ambito del controllo sul corretto andamento della Pubblica amministrazione sono stati scoperti reati e altri illeciti a circo di 263 soggetti, di cui 141 pubblici ufficiali: per 2 è scattato l’arresto. Il peculato accertato ammonta a poco meno di 5 milioni di euro.

C’è poi il settore del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, che ha visto il Corpo impegnato nell’aggressione delle ricchezze accumulate da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, con proposta all’autorità giudiziaria per sequestri che ammontano a 31,6 milioni di euro. Impegno a tutela del «made in Italy», con il sequestro di 3,2 milioni di prodotti contraffatti. Solombrino ha parlato di esperienza «magnifica, per l’ambiente, il rapporto con le istituzioni, con i colleghi delle Forze di polizia» e «complicata» al tempo stesso, proprio per la delicatezza del compito della Guardia di Finanza, che ha come obiettivo di «far passare l’idea che il Paese può andare avanti meglio se permeato di legalità». E ha concluso: «I fenomeni di criminalità diffusa ci sono anche in provincia di Ragusa, ma posso dire che è una provincia fondamentalmente sana».

Napoletano, tre figli, Salerno proviene dall’incarico di capo ufficio operazioni del Comando provinciale Lazio. «Sono felice di questo incarico – ha detto -. Fare il passaggio di consegne con un amico è importante. Voglio continuare a lavorare nella sostanza».